Angela Articoni è Dottoressa di Ricerca in Scienze Pedagogiche, studiosa, esperta e cultrice di Letteratura per l’infanzia. Le sue principali linee di ricerca indagano l’evoluzione della letteratura giovanile in ambito artistico, lʼanalisi delle fiabe con un approccio interdisciplinare e uno “sguardo di genere” e la scrittura “al femminileˮ per lʼinfanzia e la gioventù. Oltre a numerosi saggi in volumi e articoli in riviste scientifiche, ha pubblicato per Aracne Arte bambina (2017) e La sua barba non è poi così blu... (2014) ˗ vincitore di due premi letterari ˗ e tradotto anche in spagnolo per i tipi di Benilde (2015).
Fondatrice e curatrice della pagina e del gruppo Facebook Letteratura per l’infanzia, che contano a oggi migliaia di followers.
Perché regalare un libro a Natale?
- Perché è un regalo pensato
- perché la bellezza di un libro non ha eguali
- perché nel libro c’è sempre un po’ di chi regala e, quindi, si dona un po’ di se stessi...
Sapete cosa sono i pop-up? La traduzione letterale è saltar su (definizione della Blue Ribbon Press negli anni ‘30), libri spettacolari che ad ogni pagina offrono una sorpresa tridimensionale, libri che diventano giochi, oltre che classici oggetti di lettura e, per questo, definiti anche interactive book.
Ci sono storie che si reggono da sole, come le fiabe classiche, e immagini che possono essere lette indipendentemente dalle parole, come nei silent book. Ci sono poi albi in cui l’illustrazione, come dice la parola stessa, dà lustro:
Il 20 novembre si celebra in tutto il mondo la Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. La data ricorda il giorno in cui l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite adottò, nel 1989, la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Con parole semplici ed illustrazioni colorate e divertenti, si possono comunicare anche ai più piccoli i principi sanciti dalla Convenzione.
Possono le storie, risolvere i problemi e guarire la malattia? Accanto al dialogo e all’affetto di chi ama i bambini e alle necessarie cure mediche, le storie aiutano a sorreggere, a coccolare, a dare fiducia, a colorare lo spazio asettico di quasi tutti gli ospedali, a curare in modo impercettibile, inavvertibile, etereo.