Avete mai provato a far guardare allo specchio il vostro bimbo o la vostra bimba? Ma non per guardare come sono vestiti o per fare le facce buffe. Mettetevi con lui o lei davanti allo specchio per aiutarlo/la a vedere oltre ciò che gli occhi vedono.

Oggi mi sono imbattuta in una questione di cruciale importanza con mio figlio di 4 anni: il rosa è solo per le femmine, l'azzurro invece è per i maschi.

Ogni giorno, quando torniamo da scuola, Tommy inizia a inventare millemila scuse per non studiare. Un po' gli dò ragione, mi rendo conto che tra il gioco e lo studio vince sicuramente il primo, soprattutto dopo 5 ore sedut al banco.

Ed eccoci qui, alla seconda settimana di scuola e arriva la fatidica domanda: "Ma la scuola è finita?". "Ma no! E' appena inizata!", mi affretto a dire ai bambini. Iniziamo bene.

Sarà che fin da piccola mi chiamavano tutti la maestrina, ma mi è rimasto questo desiderio di insegnare agli altri, e soprattutto a bambini - e soprattutto ai MIEI bambini -, ciò che anche io ho imparato da piccola. L'inglese è una di queste cose. Mi ricordo che a tre anni già facevo conversazione d'inglese con i miei cugini e avevo libri su cui fare giochini ed esercizi.

Scrivo filastrocche e storie per bambini. Prima di tutto le scrivo per i miei bambini, per spiegare loro momenti normali, ma anche situazioni imbarazzanti, sentimenti ed emozioni che loro non riescono a portare fuori, o eventi difficili, come è successo per il terremoto del 24 agosto.