Esprimere le proprie emozioni è molto difficile. Ma anche a casa non sempre è facile confrontarsi con i propri familiari: il dialogo tra genitori e figli conserva spesso dei filtri che riportano a situazioni non risolte, a condizionamenti pregressi, a limitazioni e suggestioni di origine familiare.
Scrivere con i bambini: tra giochi, emozioni e scrigni segreti. Oggi mio figlio di 8 anni e mezzo viene da me, mi abbraccia forte e mi dice: “Vogliamo fare un po’ di scrittura creativa insieme?”.
Ogni volta che penso a quanto tempo avevo per me prima di avere dei figli mi sembra di aver vissuto un'altra vita, in un altro universo, in un'altra era. Oggi mi sembra un'idea così lontana e un sogno davvero impossibile da realizzare. Per una mamma anche una doccia o una puntata in bagno, in solitaria, è un'impresa alla pari della scalata dell'Everest.
Ogni volta che inizio un laboratorio di scrittura creativa con i bambini, in una scuola, la loro voglia è pari allo zero assoluto. Sarà che tra i banchi loro si sentono costretti a leggere e scrivere, a studiare, a imparare. Sarà che spesso la scuola limita la loro fantasia, tarpandone le ali perché bisogna seguire il programma ministeriale.
Quello che spesso non sopporto nei bambini sono i loro genitori. Ma non perché non provi simpatia per mamme e papà che si danno anima e corpo per i loro bambini. Non sopporto l'idea che loro hanno di questi piccoli che sono spesso costretti a riempire le loro giornate di ogni tipo di attività per arrivare alla fine stremati a casa, la sera.
Da quando è nata la mia piccola 1 anno fa, è un po' difficile riuscire a stare dietro a tutto, e soprattutto ai due grandi. Che poi tanto grandi non sono per niente!