Mama in Zürich: espatriare con famiglia

il blog di Carlotta G

Ritratto di Carlotta G

Da sempre curiosa di altre culture e abitudini, mamma espatriata con famiglia a Zurigo dal (quasi) lontano 2013. Blogger a tempo perso, studentessa suo malgrado di lingua teutonica e insegnante di Yoga, dove finalmente è solo se stessa e prova ogni tanto a indicare anche agli altri la possibilità di essere solo se stessi.
Da secoli si ripromette di scrivere un libro, forse, prima o poi. Non sullo yoga, ma sulla capacità di "vivere altrove". Intanto scrivo della mia vita a nord delle Alpi anche sul mio blog personale La vita a modo mio 

<<Mio figlio direbbe, se potesse esprimersi in modo troppo forbito per i suoi cinque anni, che la vita è un cantiere. Gli piacciono così tanto che ci sono stati momenti in cui diventava problema gestire diversamente i suoi passatempi all'aperto. Non posso, però che essere d'accordo con lui. In pochi anni la mia (e la nostra) vita è cambiata almeno tre volte.
Sono stata una mamma che ha tentato di conciliare faticosamente un lavoro impegnativo con la sua famiglia, una donna che ha deciso di prendersi l'anno sabbatico, per sperimentare poi, in modo del tutto inatteso, una strana esperienza di telelavoro part-time, fino ad arrivare ad un espatrio quasi improvviso a nord delle Alpi. Zurigo ci aspettava.>>

In Svizzera, e a Zurigo in particolare, c’è molto poco di gratuito, salvo i giornalini del mattino e della sera alla fermata dei tram (paragonabili a “Metro” in Italia).

Siamo ormai agli sgoccioli con il conto alla rovescia: pochissimi giorni a Natale! Zurigo splende delle mille luci con cui tutta la città è stata addobbata e i mercatini offrono ai visitatori, indigeni e non, i prodotti tipici gastronomici e di artigianato per chi ancora è alla ricerca di un'idea per i propri regali.

Un immenso albero di Natale che canta dal vivo. Cori di adulti e bambini, dei più diversi generi musicali, che si alternano su questo palco d’eccezione da fine novembre al 23 dicembre, sotto il cielo rischiarato dalle mille luci natalizie e accanto alle bancarelle di “street food” della Werdmühleplatz, trasversale di Bahnohofstrass

Lo scorso anno ce le eravamo perse, a causa del solito malanno autunnale di mio figlio, ma questa volta, finalmente, abbiamo ampiamente recuperato il tempo perso.

E’ un tema di cui volevo parlare da un po’ e ho colto l’occasione dopo aver letto questo post di Genitoricrescono. La realtà della Svezia non è sicuramente l’unica dove è consuetudine che i bambini vadano a scuola da soli.

Cercare di imparare il tedesco, in Svizzera, è una strada tutta in salita.