Mama in Zürich: espatriare con famiglia

il blog di Carlotta G

Ritratto di Carlotta G

Da sempre curiosa di altre culture e abitudini, mamma espatriata con famiglia a Zurigo dal (quasi) lontano 2013. Blogger a tempo perso, studentessa suo malgrado di lingua teutonica e insegnante di Yoga, dove finalmente è solo se stessa e prova ogni tanto a indicare anche agli altri la possibilità di essere solo se stessi.
Da secoli si ripromette di scrivere un libro, forse, prima o poi. Non sullo yoga, ma sulla capacità di "vivere altrove". Intanto scrivo della mia vita a nord delle Alpi anche sul mio blog personale La vita a modo mio 

<<Mio figlio direbbe, se potesse esprimersi in modo troppo forbito per i suoi cinque anni, che la vita è un cantiere. Gli piacciono così tanto che ci sono stati momenti in cui diventava problema gestire diversamente i suoi passatempi all'aperto. Non posso, però che essere d'accordo con lui. In pochi anni la mia (e la nostra) vita è cambiata almeno tre volte.
Sono stata una mamma che ha tentato di conciliare faticosamente un lavoro impegnativo con la sua famiglia, una donna che ha deciso di prendersi l'anno sabbatico, per sperimentare poi, in modo del tutto inatteso, una strana esperienza di telelavoro part-time, fino ad arrivare ad un espatrio quasi improvviso a nord delle Alpi. Zurigo ci aspettava.>>

A Zurigo i cantieri non finiscono mai, per la gioia suprema di mio figlio che, non appena arrivati in Svizzera, non ancora treenne, mi sfiniva con lunghissime giornate trascorse appena al di là delle transenne per ore infinite.

La bella stagione, purtroppo, non è proprio il pezzo forte di questa parte della Svizzera, ed è un grande peccato perchè Zurigo col sole è uno spettacolo che, onestamente, toglie il fiato. Proprio per la risorsa scarsa che é, ogni raggio di sole è accolto con grande prontezza ed entusiasmo.

Anche qui in Svizzera il calcio è un sport estremamente popolare, nonostante la grande concorrenza di altre attività più tipicamente “nordiche” quali lo sci, l’alpinismo, le camminate in montagna, l’hockey e il pattinaggio su ghiaccio.

Noi non siamo proprio la tipica famiglia della Svizzera tedesca, e non solo perché viviamo a Zurigo da appena un paio d’anni ed ancora fatichiamo non poco con la lingua locale, ma anche perché le famigliole con figlio unico al seguito sembrano rare come mosche bianche. La media qui è di due o tre figli, a volte anche di più.

Dopo lunghe settimane di buio e gelo, anzi, dovrei ben dire MESI, da qualche giorno a questa parte anche a Zurigo sembra che, pian piano e con dovuta calma, si stia affacciando la primavera.

La Svizzera può essere un Paese curioso per alcune abitudini che agli occhi degli stranieri sembrano davvero bizzarre.