Altalenando tra i colori e le zone in cui abbiamo vissuto in questo anno di pandemia, tutti i nostri bambini hanno frequentato la scuola digitale. In prima istanza, erano tutti d’accordo per la grande opportunità creata dal MIUR, a tutela della salute di bambini e famiglie.
La lettura è una buona prassi che può cambiare il modo di conoscere il mondo ed aprire nuove prospettive ad ogni bambino, fanciullo, ragazzo, adulto.
La capacità di conquistare la lettura è una competenza che dura tutta la vita. E’ anche un approccio di esplorazione di se stessi dei propri gusti, di ciò che più ci piace scoprire.
Il divario tra scuola e genitori pur se triste esiste. A guardare con la lente d'ingrandimento sembrerebbe che gli uni e gli altri vogliano colmare questi abissi.
Eppure, come succede in tanti altri ambiti, passa il tempo e nulla cambia.
La recita di Natale. Si avvicina il Natale e le scuole si colorano di porporina e di candido Polo Nord, un periodo davvero sfavillante e coinvolgente per grandi e piccini.
Così dovrebbe essere.
Il ‘progettificio’ invece coglie l’occasione per raggiungere competenze strumentali raffinatissime. Si imbrogliano i bambini e si tira dritto.
La scuola è di tutti, un concetto apparentemente banale o al contrario altisonante. Dipende dalla visione che ciascuno ne ha. Vi racconterò la mia esperienza, cominciando da oggi ed esprimerò la mia opinione.
Ringrazio di cuore, per questo, la redazione di mammeonline.
Parleremo di scuola, non in modo noioso, lo prometto!