Da sempre curiosa di altre culture e abitudini, mamma espatriata con famiglia a Zurigo dal (quasi) lontano 2013. Blogger a tempo perso, studentessa suo malgrado di lingua teutonica e insegnante di Yoga, dove finalmente è solo se stessa e prova ogni tanto a indicare anche agli altri la possibilità di essere solo se stessi.
Da secoli si ripromette di scrivere un libro, forse, prima o poi. Non sullo yoga, ma sulla capacità di "vivere altrove". Intanto scrivo della mia vita a nord delle Alpi anche sul mio blog personale La vita a modo mio
<<Mio figlio direbbe, se potesse esprimersi in modo troppo forbito per i suoi cinque anni, che la vita è un cantiere. Gli piacciono così tanto che ci sono stati momenti in cui diventava problema gestire diversamente i suoi passatempi all'aperto. Non posso, però che essere d'accordo con lui. In pochi anni la mia (e la nostra) vita è cambiata almeno tre volte.
Sono stata una mamma che ha tentato di conciliare faticosamente un lavoro impegnativo con la sua famiglia, una donna che ha deciso di prendersi l'anno sabbatico, per sperimentare poi, in modo del tutto inatteso, una strana esperienza di telelavoro part-time, fino ad arrivare ad un espatrio quasi improvviso a nord delle Alpi. Zurigo ci aspettava.>>
Il Natale si avvicina a grandi passi e, come ogni anno, si affollano inevitabilmente i mille impegni ed appuntamenti di questo periodo, spesso moltiplicati per chi ha figli e una grande famiglia di parenti ed amici a cui provvedere con i regali.
C’è una tradizione del periodo natalizio a cui sono molto legata e della quale ho bei ricordi della mia infanzia: la ricorrenza di S. Nicola, festeggiata il 6 dicembre.
E’ un fatto noto che, nella Svizzera tedesca, i bambini siano incoraggiati a compiere da soli il percorso casa-scuola sin dalla più tenera età. Il Kindergarten (corrispondente alla scuola per l’infanzia) inizia a 4 o 5 anni, a seconda del mese di nascita del bambino, dunque in generale un po’ dopo rispetto all’età italiana.
A Zurigo le scuole hanno riaperto i battenti all’inizio di questa settimana, come d’abitudine dopo le canoniche cinque settimane di vacanza.
E’ però interessante ricordare una caratteristica tipica delle scuole qui in Svizzera, dal punto di vista fisico e strutturale.
Zurigo è una bellissima città, il cui fascino è sicuramente apprezzabile in qualsiasi momento dell’anno (salvo magari gli inverni con -15 °C che però, ad onor del vero, sembrano ormai abbastanza rari), ma il momento migliore per visitarla è, a mio parere, certamente l’estate.
Visto che a Zurigo le condizioni meteo favorevoli spesso latitano, anche in quella che teoricamente è considerata “la bella stagione”, quando il sole fa capolino l’effetto immediato che è possibile notare ovunque è la fuga del genere umano da ogni tipo di ambiente chiuso, in favore di qualsiasi spazio aperto, preferibilmente dotato di un po’ di verde – cosa niente affatto difficile da t