Da mamma a mamma, posso dire, che mi sono accorta negli anni, che basta davvero poco per cambiare l’umore e il comportamento di un bambino, che da sereno, in un attimo, si può trasformare in una furia ingestibile.
Vi siete accorti che, spesso, quando i nostri piccoli mangiano fuori, che sia al ristorante, o solo a casa di amici, non toccano cibo, o quasi, anche se solitamente mangiano d’appetito? E se rincasiamo tardi la sera, avete notato che si fa fatica ad addormentarli? Per non parlare di quando li portiamo dai loro amichetti a giocare; al rientro i loro capricci diventano ingestibili. Inoltre, quando semplicemente trascorriamo con i nostri piccoli un pomeriggio denso di impegni, magari imprevisti, i pianti dei bambini diventano inconsolabili.
La verità è che quando viviamo, per forza di cose, delle giornate eccezionali, fuori dai soliti schemi, i nostri figli perdono la bussola e, attraverso pianti e capricci, manifestano il loro disagio, ci mandano dei segnali di s.o.s ; sta a noi coglierli e aiutarli a ritrovare la calma.
Una soluzione facile, a portata di mano, per riportare la serenità, è quella di ristabilire il ritmo abituale andato perso….
I bambini, a differenza di noi adulti, percepiscono lo scorrere del tempo solo attraverso il susseguirsi di azioni e gesti quotidiani; infatti, non comprendono il significato di ore e minuti. Sin dai primi mesi di vita, avere la possibilità di sapere cosa accadrà, permette ai bambini di sentirsi meno vulnerabili e più sicuri.
Ecco perché è importante svolgere in modo ritmico e ripetitivo il loro accudimento; se prepariamo il biberon, i piccoli intuiscono che è arrivata l’ora della pappa; così se approntiamo la vasca per il bagnetto, capiranno che di lì a poco arriverà la nanna.
Quindi, il fatto che le giornate siano scandite da ritmi regolari, infonde nel bambino, un profondo senso di solidità; gli permette di avere dei limiti chiari e conosciuti, entro cui muoversi in tutta sicurezza.
Sentendosi tranquillo, il bambino imparerà, sin da piccolissimo, ad aspettare con maggior pazienza il soddisfacimento dei sui bisogni, perché saprà riconoscere dai rumori, dai rituali, dai gesti compiuti intorno a lui, che quello, che attende, si sta avvicinando…
Sarà anche utile accompagnare alle azioni le parole, che descrivano i gesti, che noi adulti compiamo; quindi evidenziare che si sta preparando la pappa, o che si prepara la vasca per il bagnetto e così via.
Man mano che i nostri piccoli crescono, bisogna dare sempre più importanza alle abitudini quotidiane; infatti, dopo il primo anno di età, quando nei bambini solitamente iniziano a manifestarsi le prime paure, è essenziale che abbiano la chiara sensazione di poter controllare la realtà che li circonda. Per questo motivo, spesso, sono i piccoli per primi a mettere in atto dei rituali rassicuranti tutti i giorni: come dormire con lo stesso pupazzo tutte le notti, o voler ascoltare la stessa fiaba, o chiedere il cartone preferito, o anche mangiare sempre una stesso alimento a colazione.
Attraverso queste semplici azioni, i nostri figli hanno la sensazione di dominare e vincere le loro paure e di conseguenza la realtà che li circonda.
Ecco perché, noi genitori dobbiamo tentare di dare una struttura ben precisa alla loro giornata, con orari e rituali per il dormire, il mangiare, il giocare: questo favorirà la serenità dei nostri bambini e anche l’apprendimento delle regole, che serviranno a farli sentire al sicuro perché salvaguardati, all’interno di limiti decisi dagli adulti. Adulti, che assumono un ruolo di guida rassicurante, che decide ciò che è giusto, o sbagliato.
Inoltre, applicare una routine giornaliera, farà vivere al bambino, con grande entusiasmo, le eccezioni, che vorrete introdurre, se voi genitori, saprete gestirle al meglio, creando delle concessioni concepite solo per le occasioni speciali.
Se non siete riusciti a creare delle abitudini ripetitive, quando i vostri piccoli erano neonati, niente paura: si può iniziare anche dopo, inserendo nella giornata semplici gesti e rituali; il momento della nanna, con la favola della buona notte, il momento del risveglio, con le coccole del mattino, la colazione, fatta tutti insieme, il momento del gioco insieme e così via. Se ci pensiamo, basterà davvero poco per introdurre semplici gesti quotidiani abitudinari, per rendere la nostra famiglia un luogo più sereno. Affinché proprio in famiglia, il bambino possa trovare i suoi punti di riferimento certi e le solite abitudini, che lo aiutino a metabolizzare, decodificare e assorbire gli stimoli continui, numerosi e spesso caotici, che riceve dall’esterno, per poterli mettere in ordine ed a frutto, al fine di una crescita armoniosa e completa.
Ovviamente non bisognerà certo attenersi a schemi e rituali troppo rigidi; andranno ogni tanto apportati dei cambiamenti, in base alla fase di crescita attraversata dal bambino, ascoltando anche quelle, che sono le sue esigenze del momento: potrà chiedervi lui stesso di sostituire la ninna nanna, con un libro di fiabe, o le costruzioni con altri giochi, magari vorrà giocare da solo nella sua cameretta…basterà ascoltarlo, per cambiare e crescere insieme, mettendo sempre in conto, che i cambiamenti porteranno dei malumori e del malessere per qualche tempo, finché la nuova routine non sarà stata assimilata.
Ma si sa, la vita non è solo fatta di routine; ci sono anche le eccezioni e per farle vivere al meglio al vostro piccolo, potete servirvi di qualche trucchetto, come portarvi dietro il suo pupazzo e la sua copertina preferita, quando dormirà fuori casa, come non scordarsi il suo gioco favorito, quando andate al ristorante, o tenere sempre a portata di mano il libro più amato, per ingannare le attese impreviste, o la noia dei viaggi. Insomma è necessario fornire il bambino di oggetti a lui cari, che gli ricordano l’ambiente abituale e sicuro della sua casa.
Inoltre, prima di affrontare una giornata diversa, se lo sapete con anticipo, preparatelo all’idea, rendendolo partecipe nella scelta degli oggetti da portare con sé, coinvolgendolo positivamente e facendogli notare tutti gli aspetti positivi della novità, che sta per vivere; vedendo voi entusiasti, il piccolo, vi imiterà avendo innato l’istinto all’emulazione.