Prima visita dal dentista. La salute dei bambini nei primissimi anni di vita è affidata alle mani del pediatra di famiglia, figura principale e di sostegno alle famiglie.
Per quanto riguarda la salute orale, è compito del pediatra tenere sotto controllo l'insorgenza di problemi, carie ma non solo, per indirizzare eventualmente il bambino allo specialista.
Tuttavia questa condotta diventa un'arma a doppio taglio perché, in questo modo, la prima visita odontoiatrica per il bambino diventa subito una seduta “operativa”, magari legata al dolore per un dentino, associando, in modo spesso molto profondo, sentimenti di disagio o dolore alla figura del dentista.
E' facile capire quanto tutto questa debba e possa essere evitato.
La SIOI (Società Italiana di Odontoiatria Infantile [1]), così come l'American Academy of Pediatric Dentistry [2] suggeriscono di effettuare la prima visita nel primo anno di vita del bambino.
Questo suggerimento ha molteplici punti di forza: non solo la visita verrà fatta in assenza di dolore, ma le manovre dello specialista sul bambino si limiteranno a una visita-gioco e saranno il primo mattone per un rapporto che si baserà sulla fiducia e non sulla paura.
In più potranno essere evidenziate lesioni dello smalto (sindrome da biberon [3]) legate ad abitudini viziate come il ciuccio intinto del miele, e che possono portare a carie destruenti e dolorose.
Oltre a ciò, i genitori avranno la possibilità di ricevere istruzioni sull'igiene orale del bambino e sull'eventuale supplemento di fluoro. [4]
Ovviamente la prima visita può essere anticipata in qualsiasi caso il genitore abbia dubbi sullo stato di salute del bambino, come precoce o tardiva eruzione dei denti, problemi respiratori, difficoltà nel parlare o traumi.
In base alla visita e all'anamnesi, il dentista definirà visite di controllo ogni 3-6-12 mesi a seconda dei casi.
Più importanti di altre sono le visite ai due anni (quando di solito è terminata la dentizione decidua, chiamata “di latte”) e a 5 anni (quando si valuta in modo più preciso lo status ortodontico per evidenziare malocclusioni che possono poi essere tenute monitorate o prese subito in carico).
[1]http://www.sioi.it/wp-content/uploads/2014/12/DocOs_9_14_SIOI.pdf
[2] http://www.aapd.org/media/policies_guidelines/g_periodicity.pdf
[3] http://www.aapd.org/media/policies_guidelines/p_eccclassifications.pdf
[4] Sul fluoro si rimanda all'articolo del blog http://www.mammeonline.net/content/fluoro-amico-usare-con-cautela