I figli nati da genitori non coniugati sono equiparati sotto il profilo della tutela giuridica a quelli nati in costanza di matrimonio. VERO O FALSO?
VERO, la legge 219/2013, entrata in vigore lo scorso 1 gennaio 2013, ha, finalmente, parificato i diritti dei figli nati fuori dal matrimonio e di quelli adottivi (ad esclusione dei casi di adozione dei maggiorenni) rendendoli uniformi a quelli dei figli nati da unioni coniugali, eliminando, anche sotto il profilo lessicale, la tradizionale differenza tra gli uni e gli altri.
Sicché, nel nostro ordinamento giuridico, non esisteranno più figli legittimi, naturali ed adottivi ma solo "figli".
a riforma che ha reso possibile, previa l'autorizzazione del Giudice, anche, il riconoscimento dei figli c.d. incestuosi ed ha trasferito al Tribunale ordinario molte delle competenze riservate al Tribunale per i Minorenni, ha conferito una dettagliata delega al Governo per emanare uno o più decreti volti alla definitiva equiparazione dei figli e all'abolizione di ogni forma di disparità di trattamento.
Il decreto legislativo approvato dal Consiglio dei Ministri il 12 luglio 2013, non ancora in vigore, prevede importanti modifiche del codice civile e molte novità, tra le quali anche la possibilità per i nonni di agire in giudizio e far valere il diritto di mantenere rapporti significativi con i nipoti minori.
Avv.to Donatella De Caria, Presidente dell’Associazione Integrata Europea Psicologi e Avvocati per la famiglia (AIEPAF)