Ciao mamma innamorata, è bello leggere di te e della tua perla preziosa. C'è davvero da invidiarti per aver saputo essere così vicina a tua figlia. E leggendoti mi sono detta "Mammamia! e io, come farò?"

 Bo! Chissà. Forse devo iniziare a prepararmi; forse dovrò farmi un lavaggio del cervello su ciò che è giusto e ciò che è sbagliato... su come si fa e come non si fa... o programmare dei passaggi, dei tempi, per non farmi cogliere di sorpresa da questo passaggio... ma quanto potrà funzionare? E poi diciamocelo: sarà pure tutto normale, è vero che accade a tutte prima o poi, passa, si supera,... (sembra davvero di parlare delle prime cottarelle, quando il ragazzino ci lascia e tutte le amiche, le mamme ci dicono "Ci siamo passate tutte").

Solo che qui c'è una differenza. C'è che nei nostri figli ci siamo dentro anche noi.
Nella loro storia c'è la nostra storia e quando si separano un pezzo di noi va via per sempre.
Avevamo sognato qualcosa per loro ed ora si portano via, chissà dove, un pezzo della nostra vita e anche dei nostri sogni. Forse nei nostri figli abbiamo trovato la soluzione anche ad una nostra solitudine profonda, e allora se vanno via loro cosa ci resta? No... non conta se abbiamo tanti amici e cari intorno... quello è un pezzo di noi che solo noi conosciamo. Che solo tu e tua figlia avete condiviso e nessuno può capire. Forse nei nostri figli abbiamo trovato la cura per chissà quale ferita, lontana, dimenticata, e solo la loro intimità riesce a lenire il dolore.
Perché? Perché ora non più? Dove hai sbagliato? Cos'è che ti sfugge? Cosa devi fare o dare per essere ancora accanto a lei come prima, per non essere di troppo, per non essere una scarpa stretta?

Cara mamma innamorata, non chiederti troppo cosa devi fare.
Piuttosto stai lì, resta dove sei sempre stata, dove tu gli hai promesso che ti troverà sempre: vicina, aperta, pronta. Sei la mamma. Unica.
Resta lì ad aspettare ogni volta che torna, perché torna. Non come bambina ma come donna che ha bisogno di un'altra donna accanto. Che non ha più bisogno dell'amica che si mette lo smalto o del peluche per le coccole la sera.

Ora tornerà a cercare una donna grande, un'adulta con cui confrontarsi, un approdo sicuro nei momenti difficili, qualcuno con cui sbraitare o piangere. Aspetta.
Aspetta e lascia che ci sia lei al primo posto, con le sue emozioni, sarai un cuscino che dovrà assorbire e assorbire e assorbire emozioni.
Hai presente quando la pianta è al massimo della bellezza? Si deve potare, si devono lasciar andare rami in fiore, bellissimi, rigogliosi, vanno tagliati, gettati a terra per lasciar crescere al meglio i rami utili a dar frutto. E' stagione di potatura.

Lascia che la tua preoccupazione sia per la sua vita e non per la tua. Lascia che ti umili e ti dimentichi, lascia che lei creda di averti messa da parte, che si faccia forte di questa autonomia, e sii tu a strapparti pezzetti di vita da dosso per lasciare che dia i suoi frutti migliori.

Capirà da questo quanto la ami e quanto può contare su di te.
E tu stessa capirai quanto è bello avere la forza di amare, e soffrire per la persona che ami di più al mondo.
E sarai più forte. Per lei.

 

Ritratto di Natalia Forte

Posted by Natalia Forte

In cammino, a piedi nudi: fra terra e cielo, fra realtà e immaginazione, fra presente e sogno, fra necessità e desiderio, fra regole e ideali, fra attualità e realizzazione, fra cervello ed emozioni... Dove stanno questi ragazzi quando parliamo con loro? Dove stanno con la testa? Sicuramente lontani dai piedi, sicuramente altrove, laddove noi non possiamo arrivare, dove loro non ci vogliono portare.

Perché il loro mondo può essere solo ciò che stanno respirando in questo momento. E nessun altro lo deve capire... altrimenti non sarebbe più il loro mondo.