Una volta che il bambino avrà conquistato la stazione seduta anche aiutato da cuscini messi a 'ferro di cavallo' attorno a lui (chi avrà acquistato il cuscino da allattamento potrà utilizzarlo, in questa fase) dovremo pensare ad una attività che coinvolga tutti i suoi sensi e che sia stimolante per lui.
Ricordiamoci sempre che a questa età il bambino sarà nel pieno della sua fase orale e che quasi certamente ogni cosa che si troverà vicino vorrà portarsela alla bocca. Io consiglio caldamente il cestino dei tesori al cui interno avremo messo molti oggetti che tengano conto del bisogno di esplorazione attraverso i sensi della realtà che lo circonda.
Potrà succedere che il bambino si sporga in avanti o di lato e che cada, niente paura, ci siamo già preoccupate di creare un ambiente morbido intorno a lui che gli permetterà di non farsi male, ma anzi di utilizzare questo 'evento' come una ulteriore possibilità per sperimentare le possibilità del suo corpo. Inoltre è questa la prima fase in cui viene messo in gioco ed allenato l'equilibrio. Probabilmente potrà accadere che si ritrovi prono e che l'oggetto che lui stava poco prima esaminando si sia anch'esso spostato poco più avanti della sua mano, da qui in poi cercherà di attuare tutte le tecniche che fin qui avrà sperimentato per raggiungerlo...compresa quella di gorgheggiare verso la figura di accudimento per comunicare il suo bisogno o disappunto.
Pian piano si allungherà e riuscirà a prendere con successo quello che vuole,magari aggrappandosi al bordo del materassino, ma comunque riuscendoci da solo.
Gli schemi motori di azione si vanno raffinando,la muscolatura si è allungata e rinforzata tanto da permettere al bimbo di provare a puntare i palmi delle mani a terra e tirarsi su fino a metà tronco, il passo successivo sarà quello di mettere le gambe a 90 gradi e conquistare la quadrupedia.
Bene! La prospettiva cambia, il mondo da questa posizione sembra molto diverso,nuovo, tutto da esplorare. Consiglio sempre ai genitori di provare a mettersi all'altezza del loro bambino che sta per iniziare a gattonare e girare per casa eliminando ogni eventuale pericolo, all'inizio direi che la stanza in cui è stato messo il tappetone è più che sufficiente.
Come dicevo ci siamo quasi,ora che è a quattro zampe potrebbe iniziare a gattonare... in realtà gattonare è molto più difficile di quanto sembra, perchè si deve coordinare il movimento di ben quattro arti! Non solo, i quattro arti devono sostenere il peso del corpo , il quale varia a seconda del movimento e in più c'è anche da fare i conti con l'equilibrio... sembra impossibile se pensiamo alla complessità degli atti implicati, eppure un bel giorno il bambino gattona, all'inizio con fatica,mantenendo come base sicura il materassino,successivamente allargando sempre più il suo raggio d'azione. Bisogna sempre tenere conto che i bambini non sono tutti uguali e quindi non tutti gattonano nello stesso modo, quello che è importante è che riescano a conquistare l'indipendenza nello spostarsi! Bisognerà accantonare giochi che portati in giro in bocca potrebbero diventare pericolosi, e probabilmente da qui a poco, metter via anche il tanto amato cestino dei tesori!
Nei mesi successivi il modo di gattonare diverrà più spedito, la curiosità del bambino lo porterà a tentare di esplorare ogni angolo della casa e sarà importante per la serenità di tutti avere eliminato ogni pericolo possibile. Sicuramente modificare in parte la casa sarà una soluzione che andrà bene per tutti, piuttosto che ripetere milioni di volte 'non toccare'.
Una volta rinforzata la muscolatura delle braccia e delle gambe, aver allenato l'equilibrio, si andrà ad esplorare le possibilità successive, ogni appiglio potrà essere utile per issarsi in piedi, e la prospettiva cambia di nuovo. La tentazione di molti genitori a questo punto potrebbe essere di far camminare senza sosta il bambino sostenendolo magari con le braccia in alto. STOP! Lasciate che sia lui a decidere quando sarà il momento giusto e risparmiate dolori lancinanti alle vostre schiene!
Tutto questo sforzo non vale il risultato, non solo il bambino non camminerà prima (perchè non avrà esercitato una funzione fondamentale: l'equilibrio) ma abituato a fare i passi con le braccia in alto, una volta appreso a camminare lo farà proprio con le braccia in alto, con dubbi vantaggi per lui.
Se ognuna delle tappe precedenti sarà stata vissuta con serenità e ampiamente sperimentata, il piccolo camminatore tenderà si ad ondeggiare mentre muove i primi passi completamente da solo, ma ad una giusta velocità, con il baricentro spostato verso il basso, evitando il rischio di brutte cadute che lo potrebbero inibire o spaventare. Tempo permettendo i piedini dei bimbi devono restare nudi il più possibile per lasciare che percepiscano la superficie di appoggio del piede.
Come sempre vi aspetto per rispondere ai vostri dubbi e domande sul Forum Sanitario
Silvia Campanella, psicomotricista.