Lo sviluppo della motricità fine non implica solo una maggiore dimestichezza in termini di scrittura, ma fornisce un interessante arricchimento dal punto di vista neurologico per tutto ciò che attiene agli scambi neuronali tra i due emisferi.

Nell'articolo precedente ho parlato della grattugia e del formaggio che i bambini potrebbero iniziare ad usare già a partire dai 4 anni, pensiamo al movimento che entrambe le mani devono compiere coordinandosi tra loro, una mano deve essere ferma e ben salda e l'altra mano deve tenere il formaggio e compiere un movimento preciso per fare in modo che le scagliette escano. Naturalmente per noi adulti che ormai abbiamo automatizzato tutti i movimenti necessari sembra un lavoro da poco, il bambino invece deve avere il tempo di pensare a tutto ciò, utilizzando una parte del cervello legata all'intenzionalità del gesto da compiere, la corteccia cerebrale,solo dopo che il movimento è stato sperimentato e compreso si potrà innescare l'automatismo facendo entrare in azione la sottocorteccia cerebrale.

Ogni piccola azione che noi compiamo in automatico per un bambino richiede un grande sforzo corticale,ecco perchè noi adulti non dobbiamo permettere che la fretta domini ogni momento della giornata,anche quando il bambino sta sperimentando. Di sicuro i momenti di sperimentazione saranno tanto più efficaci quanto meno ci lasceremo prendere dall'istinto di aiutare il bambino,di insegnare,dall'alto della nostra esperienza di adulti, “come si fa”.

Con entrambi i miei figli ho predisposto in cucina un mobiletto,non fatto per loro, ma che da loro potesse essere utilizzato senza pericolo, dentro al quale, una volta aperto potessero trovare oggetti di uso comune con una valenza formativa, per esempio dei piccoli tegamini tipo scaldalatte di dimensioni e peso diversi che potessero entrare uno dentro l'altro. Vi assicuro che hanno passato mezz'ore mentre io preparavo la cena a estrarli e a cercare di rimetterli uno dentro l'altro. Questa attività che sembra banale ottiene una serie di ottimi risultati in termini di stimolazione sensoriale, il peso, il materiale, di coordinazione oculo manuale e percezione spaziale, in quanto le caratteristiche diverse di ogni oggetto portano il bambino ad una classificazione degli stessi, attuando un vero e proprio meccanismo di apprendimento.

Un'altra attività banale ma al contempo molto interessante dal punto di vista sensoriale e della coordinazione è il lavarsi le mani con una piccola saponetta. Presi dalla fretta di lavare velocemente i bambini dopo il pranzo utilizziamo i saponi liquidi che versiamo direttamente nelle mani e velocemente laviamo via per ottenere subito ciò che vogliamo,cioè che le mani siano pulite. Se lasciassimo invece che muniti di una piccola saponetta tipo 'albergo' i bambini sperimentassero la sensazione oleosa del sapone sulle mani, con calma, toccando ogni dito della mano, il dorso, il palmo, ciò permetterebbe di portare l'attenzione in modo naturale su di una parte del corpo molto utilizzata ma anatomicamente e sensorialmente poco esplorata.

Questo articolo non vuole essere esaustivo di un argomento di per sé molto ampio,ma vuole fornire uno spunto di riflessione per i molti genitori che vogliono porsi come facilitatori di esperienze arricchendo il bagaglio dei loro bambini e la loro stima di sé.

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Ritratto di Silvia Campanella

Posted by Silvia Campanella