Ti sei appena arrabbiata con tua suocera che è venuta per l'ennesima volta a casa tua a sentenziare su come dovresti comportarti col tuo bambino? Hai avuto una settimana di nottatacce? Ti sei spaventata mentre guidavi la macchina?

Ci possono essere mille motivi per cui nella normale vita quotidiana ognuna di noi si sente stanca, stressata, al limite delle sue forze. Possono putroppo accadere anche delle cose che non vorremmo accadessero, cose che ci fanno stare male, che ci spaventano o ci tolgono la serenità per ore o per giorni.
 
E se stiamo allattando?
Dobbiamo preoccuparci perché "il latte va via"?
In ogni famiglia c'è una storia tramandata di una zia o sorella o cugina alla quale il latte è andato via "per uno spavento".
 
Se quindi subisci uno stress o una cosa improvvisa ti toglie la tranquillità, il tuo seno si "prosciuga"?
Niente di tutto questo!
 
Allattare è un processo fisiologico estremamente efficiente... d'altronde la Natura gli ha affidato un compito molto molto importante e necessario per la stessa prosecuzione della specie, in tutti i Mammiferi: alimentare i cuccioli appena nati per mesi o anni!
Può essere allora che una preoccupazione o una paura facciano smettere il seno di produrre latte?
Ragioniamo: in Natura gli animali mica hanno la vita facile... altrochè se ne hanno di spaventi.
 
Prova a pensare a una gazzella nella savana. Il leone si avvicina nascosto tra l'erba alta, la gazzella se ne accorge all'ultimo momento e scappa a gambe levate. Fiuuuuuu se l'è vista brutta! Però se allattava, il latte sarà andato via per lo spavento e il suo cucciolo morirà di fame??... ben misera fine poveretto... ai fini della prosecuzione della specie è insensato: lei si salva ma la sua progenie no. Quindi in ogni modo la sua famiglia si estinguerà... tanto vale risparmiarsi la fatica di correre davanti al leone!
Cosa accade allora davvero?
 
Succede che se in quel momento la gazzella stava allattando, ovvio che non è il momento giusto per continuare a farlo. Deve smettere immediatamente se vuole salvarsi. Quindi l'adrenalina che produce a seguito di quel riflesso che si chiama "lotta o fuga", blocca temporaneamente (attenta, ricorda bene questa parola... temporaneamente) l'ossitocina, che è invece l'ormone che manda il latte verso il capezzolo, perchè la priorità è scappare a gambe levate.
Per l'essere umano funziona nello stesso modo.
Se per qualsiasi motivo io reagisco agli eventi esterni e mi sento non al sicuro, aggredita, spaventata, il mio corpo risponde con il riflesso di "lotta o fuggi" e blocca temporaneamente la discesa di latte al seno.
 
Esternamente cosa vedo? Vedo un bimbo che protesta perchè il latte non scende come al solito e deve fare più fatica.
Se penso "oh mamma mia, mi è andato via il latte!", dò un biberon, il mio seno riduce la produzione per via dell'aggiunta, e allora *questo* fa diminuire e alla lunga andare via il latte!
 
Ma se invece conosco questo meccanismo, e so che è *temporaneo*, invece di dare un biberon di latte artificiale, posso farmi un bagno caldo, prendere una tisana, farmi fare un massaggio, o semplicemente provare ad allattare il mio bambino rassicurandolo che è tutto a posto, allattarlo passeggiando o dondolando... la crisi passa e si scopre che il latte c'è, è "tornato" (in realtà non era mai andato via (dove poi?).
Il nostro corpo è estremamente efficiente e sa far fronte anche alle emergenze! Dobbiamo solo fidarci un pò più di lui :)
 
Se però noti che i problemi non passano velocemente e il comportamento del bambino prosegue per giorni, e/o temi davvero che il latte ti sia diminuito, vieni a trovare me o una collega consulente in allattamento: tutti i problemi di allattamento o i dubbi si possono risolvere e fugare! Restare per giorni attanagliata nella preoccupazione per il tuo latte certo non aiuta la tua ossitocina!
Buona poppata!
 
Martina Carabetta, IBCLC - Consulente Professionale in Allattamento Materno
Latte & Coccole - Roma
 

Ritratto di Martina Carabetta

Posted by Martina Carabetta

Martina Carabetta, mamma di due ragazzi ormai ex-adolescenti, ed IBCLC (International Board Certified Lactation Consultant), cioè Consulente Professionale in Allattamento Materno, da quasi 20 anni aiuto le mamme in allattamento a Roma (e non solo!).