In Svizzera il calendario scolastico varia da Cantone a Cantone: a Zurigo il nuovo anno è già iniziato da alcuni giorni, esattamente dal 22 di agosto. Le scuole ticinesi, ad esempio, hanno invece aperto i battenti esattamente una settimana dopo, il 29.
Quando ci siamo trasferiti ho subito trovato molto interessante (e sensato) il ritmo dell’attività scolastica: le vacanze estive sono più brevi di quelle italiane (per fortuna!) e durano “solo” cinque settimane, da metà luglio a metà agosto.
Ogni stagione ha, però, il suo sacrosanto periodo di “Ferien”: ci sono le ferie autunnali che cadono nel mese di ottobre, quelle natalizie, quelle invernali (a febbraio) e quelle pasquali/primaverili che, a seconda degli anni, si collocano tra aprile e maggio.
Ogni interruzione ha normalmente una durata di due settimane, con l’eccezione delle vacanze primaverili che, se unite alla Pasqua, possono essere anche più lunghe.
Anche il calendario delle scuole private, che hanno l’autonomia di stabilire il proprio, nel rispetto del numero complessivo di giornate annue di lezione, si avvicina molto a quello della scuola pubblica, magari con qualche giorno in più o in meno nei diversi periodi.
Io ho sempre creduto nella assoluta razionalità di questa impostazione e nella bontà per le esigenze degli alunni: viene stabilito un ritmo regolare ed equilibrato tra i periodi di lezione e quelli di riposo, senza eccessiva sproporzione tra l’uno e gli altri. Si evita, tra l’altro, quella che io ricordo come un’infinita maratona primaverile, da dopo le vacanze Pasqua (in cui comunque in Italia i giorni di riposo non sono tantissimi) alla fine della scuola a giugno.
Così come le Sportferien (quelle invernali) hanno il grandissimo pregio di spezzare l’inverno “duro”, consentendo a chi ne ha la possibilità di trascorrere qualche giorno sulla neve oppure al caldo, a seconda dei propri gusti e delle proprie esigenze!
Ciao da Carlotta #mammaexpat