Il sesto senso nel cane e nel gatto. Fido e Micio sono per noi dei compagni speciali, non c’è dubbio; le loro capacità di relazionarsi con la nostra specie sono da tempo oggetto di studio e non passa giorno che nuove scoperte in questo campo ci stupiscono, facendoci comprendere ancora di più l’importanza della loro amicizia e dei benefici della loro compagnia.
Spesso, mentre visito, alcuni proprietari mi confidano che secondo loro il proprio amico peloso capisce tutto, senza che nessuno glielo abbia spiegato, è sufficiente un’occhiata per comunicare, o anche solo guardandolo negli occhi. Ma Fido e Micio hanno un sesto senso?
Si può definire il sesto senso del cane quella capacità che gli permette di prevedere ciò che sta per accadere, come l’arrivo del padrone o anticipare le sue reazioni, oppure quando gli si vuole fare qualcosa che a lui non piace.
Il nostro beniamino ha delle capacità sensoriali molto sviluppate, infatti è in grado di scovare la strada di casa anche se si trova molto lontano da essa: questa particolarità sembra sia dovuta alla sensibilità nell’avvertire variazioni anche minime nel campo magnetico della terra.
Il senso “elettromagnetico” gli permette di avvertire le minime vibrazioni della crosta terrestre, ciò lo renderebbe in grado di prevedere i terremoti. È stato anche accertato che il cane è in grado di “sentire” i temporali; infatti può capitare di osservare il proprio cane, o altri, in uno stato di agitazione: tremori e uggiolii prima dell’arrivo della pioggia; questa forma di sensibilità è invece legata al cambiamento della pressione atmosferica. Sono tantissimi i casi di cani che riescono a intuire quando il loro padrone non si sente bene o che presagiscono in anticipo una cattiva notizia.
Anche il gatto ha un sesto senso, eccome, e cioè quelle capacità come: orientamento, telepatia, premonizione. Numerosi sono gli esempi in tutto il mondo di gatti che hanno percorso centinaia di chilometri per ritrovare casa. I gatti sono delle "bussole viventi", governate da campi d'azione del tutto sconosciuti alla nostra specie.
Come riescono a ritrovare la strada? I gatti, mettono in funzione la loro memoria associativa: cercano un suono noto, odori conosciuti, strade già percorse e così via.
Il sesto senso del gatto, inoltre, può comprendere altre capacità: secondo alcuni, l’animale sarebbe in grado di stabilire una sorta di comunicazione telepatica con il proprio padrone, per altri sarebbe in grado di prevedere il tempo, e ancora di annunciare la morte di un essere umano gravemente ammalato.
I sensi dei gatti contribuiscono ad accrescere ulteriormente il fascino che genera in noi questo splendido animale. Sia ai tempi degli Antichi Egizi che nel Medioevo, si pensava che il pensiero dell'uomo venisse trasmesso al gatto anche senza pronunciare alcuna parola. E sì, gli animali non finiranno mai di stupirci e chissà cos’altro ancora verrà scoperto nello studio del loro comportamento.
Diego Manca, Medico veterinario.
Già Autore dei libri: "Le fiabe per...giocare con il corpo imitando gli animali" edito da Franco Angeli nel 2008 di cui è coautore, "Il camaleonte Argonte" edito da Armando editore nel 2010, "Favolario: le favole del veterinario" Ed. Buk, "Storie con la coda" edito da Castelvecchi, 2014, collana Ultra, La salute del cane in 4 e 4'otto e La salute del cane in 4 e 4'otto, editi da Gremese Editore, 2014, "Altro che animali!" edito da Castelvecchi Editore, 2015 e Benedetti Animali! edito da Castelvecchi Editore, 2016