In Italia le scuole riaprono i battenti in questi giorni, dopo la lunghissima pausa estiva. A Zurigo abbiamo ripreso l’attività ormai quasi un mese fa, al termine delle cinque settimane di vacanza, e già quasi ci stiamo preparando all’appuntamento con le “Herbstferien”, le vacanze autunnali, nelle due settimane centrali di ottobre.
Il calendario scolastico non è l’unica grande differenza tra la scuola svizzera e quella italiana. Ogni anno, all’avvicinarsi della riapertura della scuola, leggo della rincorsa (spesso anche un po’ ansiogena) all’acquisto di tutto il materiale necessario per le attività didattiche: zaini, libri, quaderni, diari, astucci, matite e colori vari, e chi più ne ha…
A queste latitudini, nella scuola pubblica primaria, le uniche dotazioni richieste alla famiglia degli alunni sono lo zainetto, il necessario per la palestra e il nuoto, un paio di pantofole antiscivolo da utilizzare in classe e nelle ore di educazione musicale, un grembiule per le attività pittoriche e lo spazzolino da denti. That’s it.
Tutto il resto del materiale didattico è messo gratuitamente a disposizione direttamente dalla scuola. Ogni classe ha tutto quanto serve in termini di libri, fogli, matite, pennarelli e colori e ogni bimbo usa solo a casa la sua dotazione personale (davvero ridotta ai minimi termini: in pratica è sufficiente qualche matita) per fare i compiti. Ogni bimbo riceve anche, prima dell’inizio dell’anno scolastico, una cartelletta formato A4 (tipo portadocumenti) in cui la maestra inserisce ogni giorno i fogli con le attività da fare a casa e gli eventuali avvisi per la famiglia. Nei giorni in cui i bambini rientrino eventualmente senza cartelletta significa che non hanno compiti per il giorno successivo J
(Immagine tratta dal sito www.scuolaciroscianna.gov.it)