Salviamo questa donna! Salviamola dalle sgrinfie malvage di chi la veste alle Iene, salviamola dalla palude stilistica in cui sta sprofondando tra tacchi a spillo e superplateau, shorts e minigonne Eighties, giacchine troppo corte e strizza tette, accessori raffazzonati, colletti posticci, frange, paillettes e baioccate varie.
Sarà anche questione di sponsor, di esigenze televisive, di gusti, per carità. Ma suvvia, diciamolo francamente: si può far di meglio con cotanta pupona.
Ilary infatti è bellissima. E fisicatissima. Su questo non si discute e vorrei ribadirlo perché non si pensi a questo appello accorato come un grido di invidia rancorosa: è una splendida ragazza, ma non distoglie l'attenzione da com’è conciata in trasmissione.
Un esempio per tutti, subito: inguardabile tunica color salmone, corta davanti a scoprire la pancia e lunga dietro, abbinata a shorts dorati. Un look che grida vendetta, e ancor di più: ma perché? Ce n’era proprio bisogno? Si sentiva la mancanza di un look da odalisca evoluta?
Dopo averla vista tutta bella bionda, di quel biondo che fa subito California-native, dorata, liscia, tonica, su Vanity Fair, con tanto di terrestre ammissione che sì, anche lei ha la cellulite ma la nasconde bene (molto ma molto bene in verità), dopo averla ammirata negli spot, sui giornali, senza i bambini, con Totti, senza Totti, incinta e non..ecco, vederla conciata come la letterina che fu, senza contare che di acqua sotto i ponti ne è passata tanta, fa cadere tutta la poesia.
La micro tutina in raso lilla che pare arrivare dritta dritta da un retrobottega di stock (mi perdonino i produttori di cotale pezzo di couture), così lucida che basterebbe una scintilla per trasformarla in una torcia umana, ditemi dove, dove l’hanno scovata? Compare nei titoli di coda? No, perché rischiano l’assalto al negozio che le vende (per bruciarlo, però).
Le tutine sono un leitmotiv del guardaroba blasiano che (purtroppo) ritorna spesso.
La stessa propensione per il tessuto lucido compare anche sotto le spoglie di questo vestitino bluette: ma perché, santi numi, perché strizzare le tette a quell’altezza mortificante per il seno e per il taglio del vestito, risparmiando tessuto che poi abbonda inutilmente nei drappeggi intorno alla figura? Per alimentare le voci della terza gravidanza, attesa trepidamente comela rivelazione dell'ultimo segreto di Fatima?
Crimine reiterato poi: tornano spesso sia il bluette sia le scollature. Sbagliare è umano, ma perseverare è diabolico. Ebbasta, abbiamo capito e visto che ha le tette e soprattutto che sono belle! Possiamo passare ad altro?
Abbandonato il trend del lucido infiammabile, ecco aprirsi nuovi orizzonti.
Come dimenticare la temibile ‘miniserie di miniabiti’ con gonnella svolazzante, corta e a ruota? Manco le cheer leaders di Tor Pagnotta. Tremendo l'abbinamento con bustier animalier ma non è da meno la gonna duchesse rosso/giallo con top nero. Non ci siamo, spiace dirlo.
Salviamo Ilary da questi look. Magari piacciono a lei, è proprio lei in persona che li sceglie, allora vengono dei dubbi, pensieri molesti che è meglio scacciare via...altrimenti occorre un corso avanzato di styling. Urgente però. Dunque rinnovo l'appello. Salviamo Ilary Blasi dal famigerato Iene Style.
Facciamo presto: merita di più che shorts e push-up. Ormai quel che c'era da vedere, l'abbiamo visto e (stra)rivisto.
Articolo di Dede