Durante lo sviluppo embrionale, i reni attraversano 3 stradi, cominciano a formarsi nel tratto cervicale (pronefro), poi dal torace (mesonefro) passano al bacino e infine risalgono nella loro posizione finale (metanefro).

 

Le persone che soffrono di insufficienza renale,

generalmente, fanno fatica a trovare “il loro posto” nel mondo.

Continuano a vagare di qua e di là, alla ricerca di un luogo interiore

in cui sentirsi a casa.

 

Orario dell’organo reni

Massima attività

Dalle 17 alle 19

Fase di riposo

Dalle 5 all’9

 

I reni purificano il sangue. Scartano, assimilano ed eliminano in continuazione, formando un concentrato, l’urina, che arriva nella vescica tramite gli ureteri e, che verrà eliminata tramite l’uretra. 

Hanno un legame importante con l’ossigeno, solo il cuore e il cervello ne consumano di più. In caso di perdite di sangue cospicue o se l’organismo dovesse trovarsi in carenza di ossigeno, sono i reni che stimolano il midollo osseo, attraverso l’eritropoietina, a formare nuovi globuli rossi.

Spesso i piedi freddi provocano raffreddori e disturbi alla vescica, questo perché il meridiano del rene inizia proprio sotto la pianta dei piedi. Bisognerebbe tenere i reni sempre coperti e protetti dal freddo, in qualsiasi stagione.

La parola “raffreddore” spiega già molto: qualcosa si è raffreddato e, per questo, il calore è molto importante per migliorare lo stato di salute quando si è in condizioni di raffreddamento. Consiglio, così, pediluvi caldi e tisane allo zenzero (che scaldano dall’interno).

Oltre ai piedi che si raffreddano rapidamente, anche piedi troppo caldi e gambe pesanti e/o crampi ai polpacci notturni, riportano a una insufficienza renale. Se, durante la notte, i piedi “scottano” a tal punto da doverli tirare fuori dalle coperte, consiglio un controllino ai reni.

Secondo la medicina tradizionale cinese, i reni sono collegati con la stagione dell’inverno.

In questa stagione sia la Terra che l’uomo vanno in riposo per raccogliere le energie e tornare vigorosi e forti in primavera. Questo periodo di riposo dovrebbero viverlo anche i nostri reni, per essere in grado di fornire abbastanza energia ricostituente al fegato, al cuore e alla circolazione sanguigna.  

Chi ha bisogno di molto tempo per riprendersi da una malattia ha quasi sempre un’energia dei reni indebolita.

L’emozione collegata ai reni è la paura, che ha a che fare con la salvaguardia della vita. I reni, infatti, racchiudono in se stessi il sostentamento e assicurano la sopravvivenza.

Paure troppo intense, possono danneggiare i reni, in particolar modo se sono prolungate nel tempo: disturbi alla schiena, perdita dell’udito, problemi all’apparato urogenitale, asma, allergie e deficienze immunitarie sono segni di una probabile insufficienza renale.

Se la paura si accentua come nei casi di agorafobia o angoscia esistenziale, possono presentarsi attacchi di panico (una strategia che mettiamo in atto per cercare di difenderci dalla sensazione della paura stessa).

 

Cosa succede fra le 17 e le 19 nel nostro corpo?

Siamo al top della nostra efficienza fisica ed ora, piano piano comincia a diminuire. L’attività nervosa legata più alla parte muscolare si riduce per essere maggiormente attiva l’attività nervosa legata alla digestione e al metabolismo.

Da questo momento in avanti non bisognerebbe pretendere dal corpo delle prestazioni  massime. Mentre i reni attraversano la fase di picco, l’intestino crasso è a riposo, per questo qualsiasi residuo di cibo da eliminare può provocare una espansione dell’intestino. Quindi mai cenare troppo tardi.

 

Cosa fa bene ai reni?

L’orario di picco dei reni coincide, o dovrebbe coincidere, con l’orario di fine lavoro, siamo stanchi sia fisicamente che mentalmente e non vediamo l’ora di trascorrere una serata in completo relax. Il giorno giunge al termina e per i reni sarebbe meglio che dall’esterno arrivassero segnali di calma.

Poiché i reni regolano il bilancio idrico è necessario che abbiano sufficienti liquidi da gestire, per questo bere molta acqua è necessario per lo svolgimento di tutte le funzioni organiche e in particolar modo dei reni.  Infatti, se si beve troppo poco, le sostanze nocive da eliminare si presenteranno in una concentrazione elevata, richiedendo ai reni un lavoro più grande.

La medicina migliore per i reni è l’acqua.

Moltiplicando il valore di 0,3 per il vostro peso corporeo, scoprirete la quantità di acqua di cui necessitate giornalmente. Per esempio, 70 chili di peso per 0,3 = 2,1 litri di acqua/giorno, (approssimativamente, perché dipende dalla composizione corporea).

Immagine dell'equisetoOttimo per i reni è l’equiseto e il solidago, che rafforzano l’attività dei reni.

Se i reni sono indeboliti dai sensi di colpa, frustrazione, esperienze dolorose nelle relazioni, queste piante aiutano a recuperare l’energia.

 

 

Bibliografia:

  • Le ore degli organi, Lothan Ursinus
  • Agopuntura Cinese, Gian carlo Giudice
  • La danza dei cinque elementi. La medicina cinese nella vita quotidiana, di Gail Reichstein

 

 

Leggi anche:

Il grande orologio biologico e le ore degli organi interni

Il polmone: l’organo della distanza e del coraggio, del lasciar andare, della creatività e del cambiamento

Intestino crasso: organo dell’accogliere e del lasciare andare

Stomaco: organo della gioia di vivere e dell’avidità

Milza, Pancreas: organi del pensiero e della relazione 

Cuore: organo della gioia e del desiderio dell’amore incondizionato.

Intestino tenue: organo della conoscenza, dell'uguaglianza nella molteplicità

 

Ritratto di Claudia Cecere

Posted by Claudia Cecere

Dopo la Maturità Scientifica, conseguita nel 1999, ho proseguito i miei studi iscrivendomi alla Facoltà Di Scienze Motorie di Cassino, esperienza terminatasi nel 2004.
Nel 2006/2007 venivo ammessa al C.I.O. Collegio Italiano Osteopati, e iniziavo un percorso bellissimo della durata di 6 anni.
Sono mamma di una meravigliosa bimba di nome Nicole di quasi 3 anni. Durante il periodo della gravidanza ho seguito un post-graduate presso il SOMA di Milano in Osteopatia Pediatrica con l’Osteopata Nicette Sergueef.
Attualmente lavoro come osteopata presso il mio studio a Casalecchio di Reno, Bologna.
Contatti: 
cla.cecere@gmail.com