Fa tanta tenerezza il nostro “nonnino” a quatto zampe; si muove con più difficoltà, ci sente meno, dorme di più, la vista cala... Già, la loro vecchiaia spesso assomiglia alla nostra e anche il trascorrerla bene e con dignità dipende, come per noi umani, da tanti fattori.
Di certo i più importanti sono: una genetica buona, una sana alimentazione durante tutta la vita e anche del costante esercizio fisico. In ogni caso, inesorabilmente, le condizioni fisiche di Fido cambiano con il passare degli anni e dobbiamo accettarlo.
Importanti funzioni corporee cominciano a rallentare o funzionare male, i sensi iniziano a deteriorarsi.
Quando si può dire che Fido è vecchio?
Beh, questo stato fisiologico della vita è differente a seconda della mole, del peso; anche malattie contratte precedentemente e in corso condizionano molto il “portare” bene gli anni.
In generale, i cani di piccola taglia vivono più a lungo, mentre quelli grandi meno (es Alano e San Bernardo sono già “vecchi” a 6 anni).
Ai nostri beniamini possiamo rendere migliore questo periodo della loro esistenza controllandone la salute, i mutamenti di umore e ogni piccolo particolare anomalo del loro comportamento. Ma quali sono i “campanelli” d’allarme che ci confermano che il nostro amico a quattro zampe sta invecchiando?
Ecco i più importanti: inizia ad avere difficoltà ad alzarsi da sdraiato o dopo una passeggiata. La sua pelle è meno morbida, il pelo più ruvido, con zone dove è più rarefatto e bianco.
Ci sente meno, i denti sono più gialli e il tartaro ne occupa una parte soprattutto alla base, c’è alitosi; possono comparire accumuli di grasso e anche tumori da tenere sotto controllo.
Se alcuni cani iniziano ad avere più sete e disturbi nel fare pipì, è bene escludere patologie serie come, tra le più frequenti: il diabete (mellito e insipido), patologie alle vie urinarie ed epatiche, problemi ormonali.
Gli occhi cominciano ad avere una velatura bluastra. Dorme di più soprattutto di notte. Tende a ingrassare. I muscoli perdono progressivamente tono.
Può avere disfunzioni cognitive con amnesie, disorientamento, declino della memoria a breve termine. Il consiglio è quello di non spaventarsi davanti a questi sintomi; il nostro amico ha ancora molte probabilità di farci compagnia a lungo. Sollecitiamolo all’esercizio fisico, anche se in maniera più contenuta per non affaticarlo. Ciò lo favorirà a mantenere sveglia la mente, allenati i muscoli potenziando la funzionalità del cuore, dell’apparato gastroenterico, del sistema immunitario.
Anche se il nostro beniamino sta diventando un nonnino, gli ultimi suoi anni devono essere i più belli.
Checkup regolari sono indispensabili (esame emocromocitometrico, profilo biochimico e tiroideo, eventualmente elettrocardiogramma, radiografia del torace ed ecografia addominale), poiché possono svelare le sue reali condizioni e permettere di effettuare le cure mirate del caso per tenere sotto controllo ogni suo problema. Ma non dimenticatevi una corretta alimentazione (meno calorie, e un apporto proteico di qualità) e tante coccole.
Sì, se lo si vuole, il nostro Fido può continuare a vivere insieme a noi una vita felice e in buone condizioni ancora per tanto tempo.
Diego Manca, Medico veterinario.
Già autore dei libri: "Le fiabe per...giocare con il corpo imitando gli animali" edito da Franco Angeli nel 2008 di cui è coautore, "Benedetti animali!" edito da Armenia editore nel 2010 e "Il camaleonte Argonte" edito da Armando editore sempre nel 2010.
Ora in libreria il nuovo libro "Favolario: le favole del veterinario" Ed. Buk