Amici deliziosi e buongustai ci hanno portato l'altro giorno a pranzo tre barattolini di cui non avevo capito granché ma che avrebbero contribuito a stemperare la figuraccia per un pranzo raffazzonato e miserello. Ma quando questi amici annunciano di portare "qualcosa" in genere siamo in una botte di ferro perché arriva di tutto. Anche stavolta, infatti
I "re magi" sono arrivati con le orate già dormienti nel cartoccio complete di olive pomodorini e capperi, un ananas fresco qualcos'altro che ora non ricordo e... i misteriosi barattolini dell'azienda agricola Vallone.
Allora, mettiamola così, io in genere non ho spunti per recensire alcunché, ma i tre barattolini meritano lo sforzo.
Un patè di olive che non avevo mai assaggiato prima... steso sul pane era davvero autentica, golosa, saporita polpa di olive; credo supererebbe qualsiasi esame di gusto, qualsiasi.
Siamo appassionati di olive in tutte le preparazioni, ma abbiamo da tempo abbandonato i patè perchè dichiarano sempre di derivare da quel che resta all'ultimo passaggio delle lavorazioni... ormai sfiniti e sfruttati, esangui rimasugli con cui preparare meste bruschette. No, grazie abbiamo rinunciato, via...
Ebbene, se mi sono messa a scrivere questa cosa è perché merita e non aggiungo altro, se non che oltre le bruschettine immagino che questa polpa di olive sarebbe stupenda anche sulla pasta, spero di riuscire a riprocurarmela presto.
E il secondo preparato, pesto di pomodoro, a base di... sicuramente pomodoro, al momento eravamo così affamati che l'abbiamo frettolosamente spalmato sul pane dicendoci che era fin troppo saporito: pomodori secchi forse? Forse un formaggio? Comunque un risultato sorprendente.
Ci siamo resi conto (tutti presbiti e senza occhiali) che si trattava preferibilmente di condimento per la pasta, ma garantisco che sul pane era divino.
Di fatto il rimanente mezzo barattolino, la sera successiva l'abbiamo adagiato sugli spaghetti e comunque ha condito molto bene tanto è ricco e profumato.
Da suggerire proprio in periodi caldi come questo per deliziare la tavola senza troppi sbattimenti ai fornelli ma anche durante la stagione fredda per ricordare i profumi dell'estate mediterranea e delle vacanze.
Infine, lo devo premettere: odio le marmellate! E detto questo cosa fai davanti a due occhi bluviola che sbattendo le ciglia ti propongono l'assaggio di una marmellata di mandarini in una giornata di caldo torrido in cui sogneresti solo meloni e angurie?
Marmellata di mandarino tardivo l'associo a tè caldo, biscotti e Natale...
Adesso devo trovare invece una formula di utilizzo fuori stagione per questa delizia cui non avremmo pensato di sicuro; basta sforzarsi un minimo e immaginare il primo pomeriggio in cui preparare una crostata, riempire qualche strisciolina di pasta sfoglia o semplicemente spalmarla su un biscotto secco, il più semplice che gira per casa.
Garantisco che non ha nulla delle marmellate industriali, è profumatissima, non è dolce in modo stucchevole e ha un lieve retrogusto amaro, ma appena appena.
Mandarini spalmabili inoltre, raramente si trovano tra gli scaffali dei negozi e vale quindi la pena di provare questa confettura davvero speciale.
Recensione a cura di Paola Barbato
Qui la recensione dell'olio extravergine di oliva biologico Angelicum