I piercing eseguiti nel distretto oro-facciale sono in continuo aumento specialmente nelle popolazione giovanile tra i 16 e i 24 anni.
Tuttavia non tutti i soggetti che decidono di sottoporsi a queste pratiche sono al corrente dei rischi per la salute.[1]
L' American Academy Of Pediatric Dentistry ha stilato nel 2016 un'ultima revisione della letteratura e delle linee guida relative ai piercing nel distretto oro-facciale. [2]
Da questa revisione della letteratura è emerso come la presenza di piercing all'interno della bocca sia associato a una serie di danni ai denti e alle gengive, come un aumento della placca, un'aumentata infiammazione e recessioni gengivali, carie e fratture a carico dei denti [3]
I danni, tuttavia non sono solo limitati alla bocca ma possono coinvolgere la salute generale dell'individuo [4] , come rischi di danneggiamento dei nervi, epatiti e perfino condizioni morbose che possono mettere a rischio la vita come l'angina di Ludwing [5]
Questi dati devono spingere a considerare con estrema attenzione l'eventualità o meno di sopportsi a queste pratiche, insieme a una scrupolosa attenzione riguardo la scelta dei centri dove effettuarli e un controllo accurato durante il periodo successivo all'applicazionde del piercing stesso.
I sintomi che non devono essere sottovalutati sono:
In qualsiasi caso di dubbio si consiglia di rivolgersi al medico, considerando che ogni anno circa quattromila persone in America accedono a visite di emergenza per problemi legati ai piercing nel distretto orofacciale.[6]
Fonti
[1]https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16262620/
[2]http://www.aapd.org/media/Policies_Guidelines/P_Pierce1.pdf
[3]https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3259306/
[4]https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2852294/
[5]https://it.wikipedia.org/wiki/Angina_di_Ludwig
[6]https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22353459