Spesso si dice alle mamme che allattare è naturale, e che in quanto siamo Mammiferi ogni bambino ha questo istinto e sa cosa fare. Così immaginiamo che basti attaccare il pupo appena nato al seno, e la magia avrà inizio.

Si certo, è vero che siamo Mammiferi, però molte mamme sperimentano invece una situazione molto frustrante che può arrivare al drammatico: il parto è avvenuto, ma il bambino non riesce o non vuole prendere il seno! Questo evento è diventato purtroppo frequentissimo e spesso per questo motivo molte mamme non iniziano affatto ad allattare.

Se in quanto Mammiferi siamo predisposti dalla natura ad allattare, perche mai tanti bambini alla nascita rifiutano di attaccarsi e poppare?

A molte mamme accade infatti che dopo il parto attaccare il bambino non sia affatto cosi naturale e intuitivo.
Come mai? E se questo accade, devi mettere una pietra sopra all'allattamento e passare senza indugi al latte artificiale? 

E se ci trovassimo nella savana 100.000 anni fa? O anche solo 5.000 anni fa? Allattare è la naturale prosecuzione della gravidanza e parto, e non ha senso, dal punto di vista della stessa sopravvivenza della specie, che si blocchi ancora prima di iniziare. Hai mai visto un cucciolo allo stato naturale rifiutare il seno della madre? No... semmai abbiamo visto animali in cattività farlo, per colpa di quello che li ha allontanati dal loro stato naturale.

Il modo in cui avviene il parto ha una grande influenza sull'avvio dell'allattamento.
I bambini nascono con competenze innate molto efficaci, ma se per esempio ti vengono portati subito via  o tenuti in un nido (nursery) e portati ad orario, o ricevono altro diverso dal seno (ciucci, biberon con soluzione glucosata o latte artificiale)  si trovano in una situazione estremamente diversa da ciò che la natura aveva previsto per noi. In Natura infatti i cuccioli si separano dalla mamma molto tempo dopo la nascita, quando sono pronti a farlo, e certamente non subito dopo essere nati!

Una ricerca che ormai fa parte dell'ABC di chi si occupa di allattamento (Righard e Alade, The Lancet 1990) dimostrò ormai quasi 25 anni fa, che i bambini nati da parto non medicalizzato e senza separazione dalla mamma, entro 50 minuti trovavano senza difficoltà il seno e si attaccavano perfettamente; se però il parto era stato medicalizzato, e/o mamma e figlio venivano separati (anche solo per il bagnetto per esempio), prima che avvenisse questa prima poppata, spesso i piccoli non sapevano più cosa fare e non bastava più affidarsi all'istinto. 
Cosi il neonato umano, ignaro di aver avuto la sventura -da questo punto di vista- di esser nato nel Terzo Millennio in mezzo ad adulti che non sanno più di cosa lui o lei ha bisogno, non ci capisce più niente... perde i suoi punti di riferimento, dimentica le sue capacità innate, non sa più cosa fare. Esprime il suo disagio, la paura, la confusione, e invece di poppare strilla, o dorme. 

Anche la neomamma da parte sua ha bisogno di aiuto: in definitiva è mamma solo da pochi minuti o ore, è ovvio che sia inesperta! Magari nessuno le ha detto quanto era importante la prima poppata, ma anche le successive ovviamente! Forse il parto è stato tutt'altro che facile, oppure è scomoda in quel letto, o ancora avrebbe bisogno di aiuto a "maneggiare" quel neonato che sembra così fragile e non è facile da tenere in braccio. Vede il suo piccolo strillare e rifiutare il seno, si sente inadeguata e vorrebbe fare qualsiasi cosa pur di farlo smettere. Quel pianto le spezza il cuore e le impedisce anche solo di riflettere sul dafarsi.

Se poi l'incontro tra i due separati alla nascita avviene pure a orari rigidi e senza un po' di considerazione per i loro tempi e ritmi, diventa abbastanza intuitivo comprendere finalmente perchè tanti bambini rifiutino il seno.

Il filo che ancora li collegava alla nascita è delicatissimo, e ci vuole "poco" (dal nostro punto di vista cieco alle cose davvero importanti per essi) per distruggerlo.

Cosa fare allora?
Sarebbe certo meglio prevenire invece che curare: la scelta del luogo dove partorire dovrebbe essere fatta anche chiedendo quali sono le routine che riguardano le poppate. 
La prima poppata avviene già in sala parto? Si attende prima di portare il bambino a fare controlli e bagnetto (che si potrebbe anche evitare)?
C'è il rooming in totale? Cioè, i piccoli restano sempre in camera con le loro mamme, giorno e notte?

In particolare il rooming in è uno dei modi per assicurarsi un ottimale avvio dell'allattamento.

Evitare accuratamente che il bambino prenda altro di diverso dal seno è poi il modo migliore per assicurarsi che non "confonda" la suzione.

Se ancora non hai partorito, tutto questo puoi chiederlo, e pretenderlo.

So bene però che non sempre si può decidere dove partorire secondo i criteri elencati sopra, oppure potresti leggere questo articolo ed aver già partorito o avere un bambino che nonostante tutte le migliori premesse non si vuole attaccare al seno. Nonostante le buone intenzioni a volte le cose non vanno come vorremmo...
In tal caso che si fa?

Allattare è una danza a due: entrambi state imparando e dovete acquisire esperienza. Rinunciare subito è come decidere che il ballo non fa per voi due senza aver preso neanche un paio di lezioni.
Allora cerca subito aiuto competente!

I bambini si riattaccano al seno. Siete solo all'inizio di questa avventura, ci sono tanti sistemi per riportare un bambino al seno.
Nel frattempo si possono fare molte cose nel rispetto delle necessità del neonato che certo non può essere lasciato a piangere o a perdere peso. Per esempio la neomamma può tirare le gocce di colostro e darle al piccolo con il cucchiaino (un esempio per chi è nei primi giorni dopo il parto).
Certo ci vuole un'attenta analisi della situazione e le strategie giuste, un po' di tempo e di pazienza. Però ti assicuro che ho visto tanti e tanti bambini che rifiutavano il seno e mamme che non credevano mai che sarebbero riuscite, e che invece hanno risolto in appena uno o due giorni. Altre volte ci sono volute una o più settimane, e più fatica: non si può dire prima di esaminare e affrontare la situazione. 
È bellissimo vedere la gioia e la sorpresa di una mamma quando riusciamo a farle attaccare o riattaccare il bimbo, e spesso anche le sue lacrime di felicità :)! È cosi commovente che spesso nascondo una lacrimuccia anche io :).

Sicuramente quanto meno tempo è passato dal parto, più è probabile un successo, ma io poi non metto mai limiti alla capacità di bimbi e mamme di risolvere. Almeno proviamoci, no?

L'allattamento è così bello e importante per entrambi che certamente ne vale la pena.

Martina Carabetta, IBCLC
www.latteecoccole.it
www.consulenteallattamento.it

 

 


 

 

Foto credits: gab.giggle.com

 

Ritratto di Martina Carabetta

Posted by Martina Carabetta

Martina Carabetta, mamma di due ragazzi ormai ex-adolescenti, ed IBCLC (International Board Certified Lactation Consultant), cioè Consulente Professionale in Allattamento Materno, da quasi 20 anni aiuto le mamme in allattamento a Roma (e non solo!).