Il parto è la piena espressione di sé: tessuti e organi si espandono e si estendono, mentre fiumi di vita scorrono irrefrenabili. A volte però tutto si serra, ci sentiamo ingabbiate in un corpo che sfugge ad ogni controllo e, forse per la prima volta nella vita, ci sentiamo impotenti,

perché non riusciamo a contenere la travolgente forza che è frutto proprio del nostro corpo, e con essa il dolore che ne deriva. Ci chiudiamo, alimentando il timore, e aspettiamo che qualcun altro ci dica cosa fare, anche se il nostro corpo lo sa bene.

Eppure, quella vitale energia fluisce proprio nel nostro corpo. Imparare a riconoscerla significa imparare ad apprezzarla e a contenerla. Se pensassimo a quanta magnifica natura esprimiamo al momento del parto, non avremmo più timore di esso ma desiderio di apprezzarne ogni sfumatura, toccarla con mano, perché raramente ci sarà un'altra situazione di vita capace di metterci a nudo dinnanzi alle nostre paure e ai nostri limiti.

E così paradossalmente dalla paura nasce la forza, e dalla forza la piena consapevolezza della bellezza di un momento eternamente nostro. E allora fidiamoci del nostro corpo e del nostro bambino e andrà tutto bene.

Il parto viene spesso visto come un traguardo,un punto di arrivo, ma è il punto di partenza di una nuova vita, una nuova persona, più forte e più consapevole. Niente più del parto è capace di metterci faccia a faccia con i nostri limiti, e di conseguenza, permetterci di superarli.

Vivere il parto con questa consapevolezza significherà viverlo al meglio e abbracciare per un momento la propria natura più profonda. Significherà sapere che siamo forti, che possiamo farcela e che , in tutto questo, racchiudiamo quell’eterna energia che è il motore di tutto il creato.

 

Daniela Santoro

Immagine tratta dal sito: www.corinazone.webs.com

Ritratto di Daniela Santoro

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