Carissime amiche, sto passando qualche giorno in montagna e precisamente a Varallo Sesia, provincia di Vercelli. Il posto è conosciuto forse ed unicamente per il Sacro Monte di Varallo, meta di gite di fedeli e di cultori d'arte.

Il paese è carino ma non molto turistico. I miei genitori, tanti anni fa, comprarono un "rustico" da ristrutturare. Dopo una vita di sacrifici e lavori fatti interamente con le loro mani, ora abbiamo una casetta sperduta nei boschi a circa 700 metri di altezza dove non c'è altro che natura, alberi, silenzio.

Tutto idilliaco? Bè, quasi se non fosse per il solito vecchio problema: cosa faranno i piccoli? Davanti casa c'è un piccolo prato dove ho messo una piscina di plastica piuttosto grande e così qualche ora in giardino, sguazzando nell'acqua, passa abbastanza velocemente. Abbiamo un tavolone che usiamo come tavolo da ping pong, la palla e i monopattini ma non c'è tanto spazio. Bambini in giro neanche a parlarne visto che siamo soli.

Vuoi vedere qualcuno? Prendi l'auto, fai 4 km e raggiungi il paese di Varallo dove c'è un parco pubblico ma ovviamente ai miei cuccioli/tiranni non può bastare...

Che fare? Passeggiate nei boschi? Non sono molto brava come mamma-avventura: se vedo un ragnetto urlo come una pazza o quasi.

Il nonno li porta in cima al bosco che c'è dietro casa e a loro sembra un'avventura! Ci credo, in città chi vede mai tanti alberi tutti insieme? E con un po' di fortuna si possono incontrare anche cerbiatti, volpi, cinghiali (bè, questi potrebbero anche non essere simpatici da incontrare).

E poi? La mamma deve intervenire con un po' di fantasia: giochiamo a chi mi porta per primo una foglia di salvia. "Cos'è la salvia, mamma?" E così si raccoglie la salvia, il basilico, il rosmarino e si fa sentire il loro profumo. Il nonno ha anche un orto e degli alberi da frutta. A loro sembra strano vedere che la frutta si raccoglie sui rami e i pomodori non sono sempre belli lucidi e impacchettati come al supermercato.

E poi? Ecco che la mamma scopre un paese poco lontano che si chiama Morondo. Poche case, nessun negozio ma c'è un grande prato con una chiesina dedicata alla Madonna delle pecore. Lì c'è  una piccola baita che è un bar. Questa è la salvezza per molte mamme e me ne sono resa conto in questi giorni. Vengono da Varallo, Camasco, Morondo. Sono del posto o come me di altri luoghi. Ci siamo ritrovate tutte su questo enorme prato, forse richiamate dalla disperazione di come far passare il tempo. Così, i proprietari del bar hanno fatto un campo di bocce, di calcio, di pallavolo, due altalene, due scivoli, una fontanella, un tavolo da ping pong e un calcio balilla che funziona senza monetine. Yuppy!!! Che gioia! Le mamme a loro volta improvvisano esercizi di yoga, ginnastica ritmica per le bambine più portate, una signora suona l'armonica, chi prende il sole, chi come me cerca di conoscere tutti i bambini presenti e fatta una cernita, li porta quasi di peso dai propri figli e dice: perché non giocate insieme? Gabriele ecco Riccardo, Ilaria, questo è Francesco: giocate a ping pong (e lasciatemi in pace!).

Una ragazza ha un arco con frecce e insegna ad altri come tirare, i ragazzini giocano a calcio e io mi dileguo all'ombra di una bella pianta... Bè, non sarà il paradiso terrestre ma per questo pomeriggio può bastarewink

Ritratto di MammaCinzia

Posted by MammaCinzia