Sono tante le donne che, ad un certo punto della loro vita, spinte dal saggio consiglio di mamme, amiche, consultori o ospedali, decidono di sottoporsi ad un Pap test. Spesso però non è ben chiaro a cosa serva, come viene eseguito e se sia realmente utile. Vediamo un po’ di chiarire alcuni dubbi!
Il Pap test: questo (s)conosciuto!
Il Pap test è una efficiente metodica per lo screening del tumore del collo dell’utero (cervice). Per screening si intende una prestazione che viene eseguita su persone apparentemente sane, per diagnosticare precocemente una malattia, prima che questa si manifesti. Ma perché è così importante? Esso permette di rilevare, appunto in donne sane, anomalie cellulari che potrebbero evolvere in tumore e quindi di agire tempestivamente sull’eventuale decorso negativo della malattia. Sono invitate a sottoporsi al Pap test tutte le donne a partire dai 25 anni, ma sarebbe opportuno farlo anche prima, se si è sessualmente attive. Difatti il principale responsabile del tumore della cervice è il Papilloma virus (HPV), un virus trasmesso principalmente per via sessuale e che, nei suoi ceppi più aggressivi, può portare ad una trasformazione neoplastica e quindi al tumore. E’ bene sottoporsi al Pap test regolamente nel corso della propria vita, anche in assenza di rapporti sessuali o importanti fattori di rischio: infatti il virus HPV non è il solo responsabile dell’insorgenza del tumore, ma possono essere implicati altri fattori tossici, chimici e ambientali. Le donne vaccinate contro il virus HPV non ne sono totalmente esonerate: infatti il vaccino offre una copertura solo per alcuni ceppi del virus. Anche le donne in gravidanza possono sottoporsi al Pap test, preferibilmente entro l’ottavo mese, anche se sarebbe ancor meglio eseguire questo esame nell’ambito dei test preconcezionali. Le donne in menopausa dovrebbero continuare a sottoporsi al test, nel quadro dei controlli periodici per la salute ginecologica.
Modalità di esecuzione
Il Pap test è un esame che porta via solo qualche minuto, è innocuo e indolore (può provocare solo un leggero fastidio): l’importante è essere ben informate e quindi rilassate, perciò non esitare a chiedere qualsiasi spiegazione all’ostetrica (o altro operatore) che lo eseguirà! Dapprima viene introdotto lo speculum, uno strumento generalmente in plastica monouso, che permetterà all’operatore di visualizzare il collo dell’utero, situato in fondo alla vagina; dopodiché verrà eseguita, mediante un’apposita spatolina, una prima raccolta di cellule sulla parte esterna della cervice; infine, un presidio simile ad uno spazzolino molto sottile verrà introdotto nell’orifizio del collo dell’utero, per prelevare le cellule interne. In seguito al prelievo potrebbe esserci una piccola perdita di sangue, che non deve assolutamente destare preoccupazione: è del tutto normale, in seguito allo sfregamento delle spatoline! Le cellule verranno fissate su un vetrino o disperse in una soluzione e il campione sarà inviato in laboratorio.
Preparazione all’esame
Nei due-tre giorni precedenti l’esame evitare rapporti sessuali, l’utilizzo di lavande, ovuli e creme vaginali, per ottenere risultati veritieri e non alterati. Inoltre è opportuno eseguire l’esame lontano dalle mestruazioni, preferibilmente tra il 10° e il 20° giorno del ciclo.
E’ efficace?
Certamente, il Pap test è in grado di rilevare efficacemente cellule in via di trasformazione e indirizzare le ulteriori indagini e gli ulteriori trattamenti per evitare il prosieguo o il peggioramento della malattia. E’ un esame semplice ma può davvero salvare la vita.
Sei una giovane donna e non hai mai eseguito un Pap test?Oppure una madre di famiglia che non lo esegue da tanto tempo?O ancora, sei una donna matura ma non lo hai mai eseguito?
Corri subito a prenotare il tuo Pap test e ricorda: non è mai troppo presto o troppo tardi per sottoporsi al Pap test e per prendersi cura della propria salute, generale e riproduttiva, in maniera intelligente e preventiva.
Daniela Santoro