“Amore, fai qualcosa, presto, il pargolo ha fame e io arrivo: sono in bagno un momento!” Lui: “Ci penso io, tranquilla” . Abbraccia la chitarra e ...“All'ombra dell'ultimo sole, s'era assopito un pescatore”.
Voi, sedute sul water, vi accasciate sulle cosce: “Non ci credo...” e piangete copiosamente.
Ed è questo che intendo quando voglio dire che
MUM is not DAD
Quando all'inizio dei tempi furono creati femmina e maschio, ognuno con le proprie doti, la femmina capace di responsabilità, humor, sensibilità, spirito di collaborazione e il maschio capace di fare a cazzotti, si posero le basi per la distinzione massima: mamma e papà.
Si dice che diventare genitori sia una importante tappa dell'evoluzione dell'essere umano, ci si distingue: la donna-mamma diventa capace di accudire, aumenta la sua forza, la sua attenzione, la sua concentrazione e la sua sensibilità, diventa responsabile, insomma , del nido famigliare, mentre invece l'uomo-papà … fa a cazzotti. Imperterrito.
Al di là delle convinzioni giovanili, del vostro “credo” , delle vostre aperture mentali, con la maternità avviene una mutazione anche ideologica importante: nonostante vi faceste di cannabis, di amaro, di lambrusco, nonostante andaste ai raduni hippy, o a trovare voi stesse da Osho, la mamma è sempre un poco a destra, papà è di sinistra. (Chiedetelo a Gaber).
La mamma è per le vitamine fino a un anno, il papà è per dargli tutta la boccetta in un giorno.
La mamma è per cambiarlo, il papà è per “ma non puzza ancora”
La mamma è per il seggiolone, il papà è per “gli do da mangiare sul lettone”
La mamma è per il seggiolino da macchina, papà per insegnargli a guidare
La mamma è per metterlo a letto, il papà è per “tesoro, ma Nightmare è un cult!”
E tutto questo sarebbe anche credibile senza considerare che magari il pargoletto ha dai 3 ai 9 mesi.
Per esempio, mai provato a lasciarli soli a guardare i tre porcellini su you tube?
State attente e prendete appunti: entrate guardinghe nella camera da letto. I maialini nudi cantano “Il gran lupo non temiam”. Lui sta leggendo, mentre il pupo “novemestre” accanto al papone, si sta leccando, ciucciando ed ingoiando il mouse.
“Ma cosa fai, ma non vedi che si mette in bocca il mouse?” lo aggredite di sorpesa sperando di scuoterlo “Ha dentro le pile!”
Lui abbassa lievemente la rivista giusto per considerare con un occhio solo la situazione: sguardo al baby, sguardo a voi. Rimette la rivista in faccia e sentenzia con tono esperto: “See, ma sono a basso voltaggio”.
Questo importante studio scientifico verrà svolto nel blog ospitato gentilmente da mammeonline, prendendo in esame una famiglia “X”, quella della relatrice (io) e confidando sullo studio comparativo a doppio cieco ovvero: mio marito non ne sa niente, per non pregiudicare il risultato dell'osservazione.
Ovviamente più contributi in materia di testimonianze verranno elargiti da altre “scienziate” e maggiori saranno i risultati che potremo donare all'umanità.
Un abbraccio e una pacca d'incoraggiamento a tutte le mamme!
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