Care amiche, il Natale è passato con tutti gli ingredienti tradizionali: feste di scuola, regali, attesa, bimbi felici, pranzo o cenone, pancia e chili che aumentano...
Ora sta per iniziare anche il 2013, l'anno nuovo. La fine del mondo non è arrivata e così andiamo avanti.
Io sto trascorrendo questi giorni di fine anno qui in Piemonte, a Varallo Sesia dove i miei genitori hanno rimesso in piedi un rustico fatiscente. Quanto lavoro! In circa 20anni ora la casa è moderna. Ci sono due caminetti, una stufa a pellet nuova di pacca, due camere da letto, una grande cucina, un bel soggiorno. Il panorama è carino. Di fronte un'altra montagna con un paesello dove ad ogni ora rintocca la campana. Altezza: 700 metri.
Il fuoco scoppietta nel camino e io ho anche internet in una casa dove 100 anni fa non c'era né luce né acqua corrente! Il pavimento era di terra eppure ci vivevano intere famiglie.
Mi domando come dovesse essere a quei tempi la vita di una mamma. Certamente in confronto ad oggi molto diversa. Mio padre che di anni ne ha 83, mi racconta che le donne fino al giorno prima di partorire lavoravano nei campi e poi rimanevano a casa per sbrigare tutte le faccende domestiche e guardare tutti i bambini piccoli di queste grandi famiglie che vivevano tutte assieme. Come facevano? Bé, con pavimenti di terra o sassi non si passava certo né cera né aspirapolvere! Inoltre non ci si dava tanto da fare per lustrare una casa molto povera e fatta di poche cose. Il lavoro era fare il pane, il bucato che si faceva con la cenere al fiume o al lavatoio. I bambini? Si guardavano da soli. Stavano nel cortile. I più grandi davano un occhio ai piccini e i più piccoli se ne stavano fasciati da mattina a sera senza preoccuparsi di cambiarli appena sporchi. Non per cattiveria ma semplicemente perché la vita era scandita da altre priorità. Eppure i bimbi crescevano, andavano a scuola e poi a lavorare. Si divertivano con i loro giochi che potevano essere un vecchio copertone di una ruota o una palla di pezza. Ma anche per loro il lavoro arrivava presto. C'erano le bestie da curare, le stalle da pulire, la vendemmia...
Io ora scribacchio su questo portatile alle porte di un anno nuovo. Ho deciso di non fare più propositi per il 2013 perché come avviene sempre, i buoni propositi sono fatti per essere smentiti. Così cercherò di vivere più o meno come sempre. Sbagliando e anche tanto come mamma, moglie e donna e cercando di riparare agli errori.
In questi ultimi giorni sono molto riflessiva. Penso alle feste come un momento in cui si prende una pausa tra tutte le solite incombenze. Ho così pensato a tante cose. Tutte le persone che se ne sono andate, le battaglie perse in questo anno, le soddisfazioni avute.
Certo, il tempo passa e anche troppo velocemente... Oggi Gabriele ha sciato per tutta la giornata con suo padre, da Alagna a Gressoney. Due piste nere! Pensare che ha solo sette anni. Io che ne ho 45 non ho mai indossato un paio di sci...
Quando tuo figlio inzia a fare cose che non sei capace di fare... bé allora inizi a pensare...
Speriamo di essere come dice il detto: gallina vecchia fa buon brodo ma non ne sono sicura. Spero solo di cavarmela anche per il 2013 con i figli, la casa e un lavoro che ancora sto cercando come una giovane laureata che non ha ancora le idee molto chiare su cosa vuole fare da grande.
Buona fine a tutte e soprattutto un augurio a guardare sempre avanti con fiducia e ottimismo anche perché tante alternative non ne abbiamo.