Se avete intenzione di adottare un cane, il ritorno dalle vacanze estive è senza dubbio il momento migliore. Qual è il classico modo con il quale un amico a quattro zampe entra in una famiglia?

Ma certo, la supplica da parte dei propri figli: “Mamma! Papà! possiamo prendere un cane?” Tutti i bambini, e non solo, li adorano; attenzione però, poiché è una decisione molto importante e deve essere presa con responsabilità.
Inserire un cane in famiglia è un’esperienza sicuramente bellissima ma abbastanza impegnativa.

Prima di fare il grande passo sarebbe meglio domandarsi se si avrà il tempo di occuparsi di lui, valutando se ogni giorno avrete la pazienza e l’affetto che il cane esigerà.
E’ anche importante avere una “preparazione cinofila” che vi permetterà di affrontare l’esperienza nel migliore dei modi.
Chi non ha mai avuto un cane potrà farsi una prima conoscenza chiedendo consigli al proprio veterinario di fiducia, leggendo libri, ed eventualmente visitando allevamenti affidabili.

Se i bambini hanno un’età che lo permette, renderli partecipi a questa nuova avventura non farà altro che unire ancora di più la famiglia; in questo modo quando il cucciolo arriverà in casa, il “nuovo branco” sarà preparato ad accoglierlo e ciò arricchirà tutti.
Se a questo punto siete consapevoli della vostra decisione è giunto il momento di concretizzarla. La scelta della razza è condizionata dal proprio stile di vita. Per esempio se si vive in condominio o in una casetta con giardino, l’età dei bambini, se si hanno, il tipo di lavoro ecc ecc.
Il consiglio è quello di optare per una razza non aggressiva e socievole.

Oggi quelle più raccomandate sono i Labrador, i Golden Retriever, i Setter;  razze con un’innata docilità perché selezionate alla caccia al riporto della selvaggina e quindi abituate ad offrire al padrone la preda con gioia.
Di solito si consiglia una femmina perché è più “materna”, meno interessata all’ambiente esterno, più gentile e coccolona.

Adottare un cucciolo di due o tre mesi di età è preferibile perché è all’inizio della sua vita sociale ed è pronto a fare le prime esperienze, a conoscere la famiglia e ad imparare le nuove regole del gioco. Se avete dei bambini l’età più consigliabile per l’adozione di un cane è intorno ai 5 – 6 anni.
Si responsabilizzeranno molto occupandosi di lui, spazzolandolo, dandogli il cibo, portandolo a passeggio insieme ai genitori, rispettandosi a vicenda.  Il gioco tra cane e bambino, ma anche tra cane e adulto, viene visto dal vostro beniamino non solo come un momento piacevole, ma l’occasione per stabilire le gerarchie con il nuovo branco.

E' indispensabile capire che i cani non parlano, ma comunicano attraverso segnali visivi e percepiscono a modo loro ogni nostro più lieve gesto.
Ad esempio spostare il peso del corpo lievemente in avanti o indietro, trattenere il respiro, o ancora curvare o stendere le sopracciglia sono per noi movimenti irrilevanti, ma il cane li interpreta come messaggi importanti.

Occhiate e gesti diventeranno linguaggio. Fondamentale è comprendere che ci sono profonde differenze che devono essere focalizzate per riuscire ad instaurare un giusto rapporto di convivenza. Bisogna evitare di umanizzarli troppo e di pensare che un nostro abituale comportamento sia interpretato nel modo corretto dal nostro amico a quattro zampe. Un classico esempio è il modo di salutare una persona.

Di solito noi allunghiamo la mano stringendogliela guardandola negli occhi, oppure la baciamo e abbracciamo… ma per un cane è il comportamento di chi vuole comandare. Per lui questo tipo di benvenuto viene interpretato come una minaccia perché loro evitano di guardarsi negli occhi, segno di sfida, e si avvicinano di lato.  
E poi attenzione al tono della voce; urla e voce acuta sono interpretati come un segnale di paura.
È questo uno dei motivi per cui i bambini possono incorrere a pericoli seri perché emettendo suoni acuti vengono interpretati dal cane come chiari segnali di paura; esattamente come fanno le prede quando vengono cacciate e scappano.
Imparerete che questarelazione si costruisce giorno per giorno con la condivisione, cercando di dare delle regole che poi dovranno essere rispettate da tutti i membri della famiglia.

Bene… a questo punto è arrivato il momento affinché "Rex, Kim, Fido, Kira …" diventino i vostri compagni vita.

Articolo di Diego Manca, Medico veterinario. 
Autore dei libri: "
Le fiabe per...giocare con il corpo imitando gli animali" edito da Franco Angeli nel 2008 di cui è coautore, "Benedetti animali!" edito da Armenia editore nel 2010 e "Il camaleonte Argonte" edito da Armando editore sempre nel 2010. 

 

Ritratto di Diego Manca Veterinario

Posted by Diego Manca Veterinario

Mi chiamo Diego Manca e sono un medico veterinario; vivo e svolgo la mia professione, da quasi 30 anni, ad Omegna (VB), piccolo paese del Cusio in Piemonte. Sono direttore sanitario e socio fondatore dell’ambulatorio veterinario lago d’Orta nel quale lavoro. Oltre alla grande passione per questa professione un’altra mi è molto cara e cioè quella di scrittore. I miei libri hanno ottenuto sempre significativi apprezzamenti di critica e i protagonisti delle storie che racconto sono i nostri amici pelosi, le vere star di tanti episodi realmente accaduti durante lo svolgimento della mia professione. Ecco qui di seguito una breve sintesi dei libri che ho pubblicato: Le fiabe per...giocare con il corpo imitando gli animali" edito da Franco Angeli nel 2008 di cui è coautore, "Il camaleonte Argonte" edito da Armando editore nel 2010, "Favolario: le favole del veterinario" Ed. Buk,  "Storie con la coda" edito da Castelvecchi, 2014, collana Ultra, La salute del cane in 4 e 4'otto e La salute del cane in 4 e 4'otto, editi da Gremese Editore, 2014, "Altro che animali!" edito da Castelvecchi Editore, 2015 e Benedetti Animali!  edito da Castelvecchi Editore, 2016, Storie da leccarsi i baffi - Gatti raccontati dal veterinario, edito da Ultra, 2017, Manuale (semiserio) sull'educazione del cane, edito da Rizzoli, 2017, Coccole di gatto. Consigli del veterinario e aforismi sul mondo dei mici, 2019, edito da Ultra; Trilli. Riflessioni di una gatta in degenza, 2020, edito da Ultra.