Alcune razze feline a pelo lungo come Main Coon, Rag Doll, Persiani, Norvegesi delle foreste sono predisposti alla Miocardiopatia Ipertrofica caratterizzata da un ispessimento concentrico del muscolo cardiaco. I classici sintomi comprendono: vomito, debilitazione, affanno, tosse, mancanza di appetito, il gatto respira a bocca aperta e si accuccia ripetutamente.
In alcune linee dell’Orientale a pelo corto è stata segnalata la presenza di miocardiopatie. In un certo numero di Siamesi e Burmesi è stata riscontrata la Fibroelastosi endocardica primaria un’anomalia cardiaca ereditaria che progressivamente porta a scompenso del cuore.
Il gatto Birmano è particolarmente colpito dalla Filariosi cardiopolmonare che è una malattia parassitaria trasmessa dal morso della zanzara. Durante il suo pasto di sangue, l’insetto rilascia nell’ospite delle micro filarie che entrano nel circolo sanguigno e sviluppandosi vanno a localizzarsi soprattutto a livello dell’arteria polmonare causando gravi problemi, fino alla morte, anche durante una normale corsa.
Il gatto Persiano, insieme a Devon Rex, Scottish Fold, Himalaiano, sono i più colpiti dalla Eritrolisi neonatale (leggi più avanti).
Nel gatto Inglese a pelo corto è stata segnalata la presenza dell’Emofilia B (deficit ereditario del fattore IX della coagulazione). Nel gatto esiste un unico sistema di gruppi sanguigni identificato come AB per cui un gatto può appartenere al gruppo A, B oppure AB.
I soggetti di gruppo A sono i più rappresentati mentre quelli di gruppo B possono appartenere a razze quali: Devon rex, British shorthair, Turkish angora e altre. Il gruppo AB è estremamente raro.
Una patologia molto seria, nel quale un micino può incorrere, è quella della Isoeritrolisi neonatale (distruzione dei globuli rossi) che si manifesta quando gattini di gruppo A o AB nascono da madri B e ricevono con il colostro (latte che viene prodotto dalle mammelle durante il periodo di gravidanza e nei primi giorni di allattamento) anticorpi anti-A.
Come conseguenza di questo fenomeno il micino colpito sarà anemico con evidenti segni di ittero in quanto il suo fegato immaturo soffrirà poiché dovrà lavorare molto per eliminare le cellule del sangue morte.
La distruzione dei globuli rossi (che portano ossigeno) e l'anemia che ne risulta, possono causare necrosi (morte) negli organi vitali interni dei cuccioli, e/o delle loro estremità come la punta delle orecchie o della coda. In alcuni casi può sopraggiungere il decesso entro i primi 2 giorni di vita.
Fortunatamente la sensibilità dei cuccioli agli effetti degli anticorpi materni è attiva solo per le prime 16/48 ore di vita. Dopo questo periodo, infatti, la parete intestinale diventa impermeabile agli anticorpi della mamma che non sono più in grado di passare verso il flusso sanguigno e provocare danni.