Rivisitazione in chiave animalista di uno dei classici dei fratelli Grimm e credo che i bambini nascano animalisti per poi perdere la loro aspirazione vegetariana sotto nostra insistenza. Ricordo che mia figlia, da piccola, non voleva proprio mangiare la carne perché i "poveri animali venivano uccisi" (per finire nel nostro piatto) e questo fatto la sconvolgeva sempre tantissimo.
E io ero una mamma che pensava che non si potesse crescere senza carne, ora non sono vegana e nemmeno vegetariana in senso assoluto ma cerco di sostituire il più possibile la carne con le proteine vegetali che sono buonissime e molto più salubri di carne allevata con antibiotici e magari in mezzo a sofferenze. E poi la tutela ambientale ci chiama, proprio per non lasciare alle generazioni future una terra sfruttata senza risorse, a limitare al massimo il consumo di carne.
In questo albo bellissimi disegni ci raccontano la vita spensierata dei capretti, l'ingegnosità del lupo ma anche la furbizia di mamma capra che, grazie a un geniale espediente, convince il lupo a mangiare verdura invece di capretti. La scena finale del libro, che racconta di lupo e capretti amabilmente a tavola, è insieme un grido di speranza e l'invito a iniziare a immaginare ciò che finora non è stato mai immaginato, perché è appunto dai sogni che possono nascere relazioni migliori.
Ai vostri bimbi piacerà, ne sono certa!