Se non ci fossero i nonni bisognerebbe inventarli! Sì care amiche, è proprio il caso di dirlo.
Dopo la mia fallimentare esperienza di lasciare a casa il più grande che ha rischiato di farmi mettere in prigione per abbandono di minori (ricordate?), stamattina mi trovavo in difficoltà.
Gabriele ko a letto per influenza e Francesco doveva andare all'asilo. Come fare? Noi donne e specialmente noi mamme abbiamo una capacità di risolvere i problemi degna di qualsiasi manager a capo di un'industria con 100 mila dipendenti. Noi, però, siamo sicuramente più veloci. Problema? tempo due secondi e lo risolvo.
Così, di fronte al brillante ingegnere di mio marito che si disperava per la malasorte di arrivare tardi in ufficio, gli ho detto: no problem, ci pensa mammacinzia!
Emergenza! Chi chiamo? Nonno Bruno!!! Nonno Bruno ha 83 anni (forse è più anziano dello stesso Babbo Natale, chissà). Quando ho avuto bisogno si è sempre presentato puntuale all'appuntamento. "Papà, devo uscire puoi stare con Gabri?"
"Certo!"
"Guarda che gli devi dare il biberon, cambiarlo e se tanto sporco fargli il bagnetto."
" Ok, tranquilla!"
"Papà, puoi portare tu Franci a fare la vaccinazione? Sai, sono malata."
"Certo!"
"Puoi andare al parco? Puoi andare a scuola? Puoi..."
Ma stamattina idea geniale!
Gabriele rimarrà da solo in casa ma non sarà da solo. Chiamerò il nonno Bruno e lo terrà al telefono fino al mio ritorno.
Così è stato. Nonno Bruno sa raccontare storie vere o inventate, racconta di quando era piccolo e c'era la guerra, di cosa faceva a scuola. Le maestre che davano i castighi mettendoti dietro la lavagna in ginocchio su gusci di noci o ti davano le bacchettate. Chissà cosa penserebbe Echino di tutto questo...
Quando d'inverno usciva da casa e cercava di darsi una pulita agli occhi con l'acqua ghiacciata...
Con questi racconti Gabriele potrebbe starlo a sentire per ore e intanto mamma Cinzia corre all'asilo, in mezzo al traffico ma è tranquilla. Il suo bimbo è per mano al nonno Bruno