Ma io e il papy una caverna vera a Jesse gliela volevamo proprio far vedere, così il sabato stesso si parte con il camper destinazione Darfo Boario e
Archeopark
A Boario arriviamo la sera, una cenetta veloce e mentre facciamo progetti per il giorno dopo e speriamo almeno che smetta di piovere ci addormentiamo.
La mattina seguente veniamo svegliati dal cinguettio degli uccellini e da un timido sole che ci illumina i visi; una colazione veloce e alle 9.00 entriamo nell'archeopark, in biglietteria sfodero la mitica Ikea card e il comodissimo coupon della kelloggs che fa entrare Jesse senza pagare.
Chiediamo informazioni sulla visita guidata e sui laboratori che iniziano nel primo pomeriggio, tutto compreso nel prezzo del biglietto.
La visita guidata è interessantissima, con le minuziose spiegazioni di Giacomo facciamo un salto indietro nel tempo iniziando dal Villaggio delle palafitte.
Il villaggio si trova su un lago e lo si può attraversare con le piroghe in legno tra starnazzanti papere e buffi anatroccoli, eleganti cigni e sonnecchianti tartarughe in una cornice di verdi colline e monti innevati (la pace dei sensi).
La Fattoria neolitica circondata dai campi seminati e piena di antichi attrezzi agricoli. Salendo la collina si arriva al castelliere, riproduzione di un villaggio fortificato, poi si entra nelle case di tronchi dove lavorano alcuni artigiani.
"S'incamminarono per un sentiero nella foresta. Babbo andava avanti con la sua clava in mano e Polonaso saltellava allegro dietro di lui" (Jhon Grant)
ed è proprio così che prosegue la nostra avventura in solitaria nella grotta santuario, (Jesse è convinto siamo nella caverna di Pokonaso e entra chiamandolo... mmm me lo mangerei!!!) la grotta è fredda e umida e poco illuminata.
A metà troviamo le pitture che rappresentano scene di caccia.
Non ancora stanchi facciamo il laboratorio di Fusione dei metalli e il laboratorio del rame e portiamo a casa due sudati souvenir un ciondolo e una ciotola ottenuta da un disco di rame.
L'Archeopark non è un parco solo per bambini ma anche per noi "adulti" visto che è un parco didattico e gli animatori, persone veramene qualificate guidano i visitatori in una serie di attività di esplorazione, manipolazione e tecniche di lavorazione materiali.
Nel tardo pomeriggio ci avviamo verso casa stanchi ma più consapevoli della nostra storia lombarda!!!
Cretività: Vi lascio con il lavoretto che ha divertito molto Jesse: l'abbiamo chiamato la collana di Pokonaso.
Servono una decina di maccheroni che facciamo rosolare in una padella antiaderente fin che diventano marroni appena si raffreddano li lasciamo infilare ai nostri piccolo a mò di perline in un filo!
ciao da Silvia!