Le donne con gravidanza fisiologica, che decorre cioè in maniera naturale e senza problemi (90% dei casi), dovrebbero essere assistite dall’ostetrica, esperta della fisiologia della nascita e della salute femminile. In molti Paesi europei, difatti, la totalità delle gravidanze fisiologiche è gestita esclusivamente dall’ostetrica (garantendo così l’importantissima continuità dell’assistenza in gravidanza - parto - post-parto) che, in caso di problematiche insorte nel corso dei nove mesi, invia prontamente la donna al medico. In Italia la stragrande maggioranza delle gravidanze è seguita dai ginecologi, che sono innanzitutto medici (quindi, esperti della diagnosi e della cura delle malattie).

Ma la gravidanza è una malattia?!

Probabilmente questo è dovuto al fatto che la figura dell’ostetrica non è conosciuta a fondo (si pensa “faccia solo nascere i bambini”!) ed effettivamente le donne non sanno che ci sono ostetriche libere professioniste anche sul territorio o che in ambito consultoriale la gestione della gravidanza è affidata all’ostetrica e gratuitamente; perciò sono poche le donne che fruiscono di questa possibilità.

Perché affidarsi all’ostetrica?

- E’ previsto per legge e sostenuto dall’evidenza scientifica: il D.M. 740/94, Profilo professionale dell’ostetrica, sancisce che l’ostetrica è la professionista che “assiste e consiglia la donna nel periodo della gravidanza, durante il parto e nel puerperio, conduce e porta a termine parti eutocici con propria responsabilità e presta assistenza al neonato.” Le linee guida dell’Istituto Superiore di Sanità sulla gravidanza fisiologica raccomandano che “Alle donne con gravidanza fisiologica deve essere offerto il modello assistenziale basato sulla presa in carico da parte dell’ostetrica/o.” 

Numerosi studi internazionali dimostrano che le gravidanze seguite dalle ostetriche decorrono in maniera serena e con meno complicanze, perché sono meno medicalizzate, che le donne sono più consapevoli e soddisfatte e il parto evolve tranquillamente e senza inutili interventi esterni.

- La gravidanza non è una malattia!  Sebbene sia una condizione particolare che certamente merita attenzioni e qualche controllo, la gravidanza fisiologica non deve essere vissuta come una condizione di malattia in cui sia necessario monitorare, esaminare, analizzare. Secondo gli studi, infatti, sono sufficienti 4 visite e 2-3 ecografie durante tutto l’arco della gravidanza e le linee guida suggeriscono l’esecuzione di un numero molto inferiore di esami rispetto a quanti comunemente se ne eseguono.

Molte donne, per esempio, ritengono sia fondamentale monitorare il benessere del proprio bambino con ecografie mensili ma ciò è solo frutto di un timore culturalmente trasmesso: molto più importante, infatti, è stabilire un contatto con il proprio bambino in grembo e ascoltare le sensazioni dell’organismo in modo da comprenderne i messaggi; ogni donna è potenzialmente in grado di comprendere da sola se tutto va bene, mettendosi in ascolto del proprio corpo e del proprio bambino.

Quando invece deleghiamo ad altri la responsabilità del nostro stato di salute cediamo spesso anche il controllo del nostro corpo, come condizione necessaria; se ciò è fondamentale in uno stato di malattia, in cui è necessario affidarsi a un medico affinchè ci curi, può essere controproducente in una condizione di pieno benessere come la gravidanza fisiologica in cui è fondamentale che l’attenzione sia centralizzata sul proprio corpo e sulle proprie sensazioni. Inoltre è ormai assodato che un inutile eccesso di visite ed esami potrebbe avere ripercussioni negative, poiché fonte di ansia e preoccupazioni.
La “visita” con l’ostetrica è un “bilancio di salute” e la donna incinta non è una “paziente”, ma l’espressione piena di salute e benessere.

- Supporto emozionale e pratico: la gravidanza e la maternità sono tra le esperienze emozionali più forti nella vita di una donna e di una famiglia e meritano di essere vissute con serenità e con la giusta attenzione agli aspetti emotivi, sensitivi e relazionali.

L’ostetrica accoglie la donna, il partner e il bambino e promuove la formazione del "nido" che accoglierà il neonato; aiuta la donna a far emergere e gestire positivamente le emozioni, anche quelle più contrastanti, placa i dubbi, anche quelli ritenuti più futili, ascolta la donna e accogliendo i suoi bisogni la aiuta a prendere coscienza delle sue risorse, a fare delle scelte libere consapevoli. L'assistenza non è quindi standardizzata, ma centrata sulla persona e sui suoi bisogni. 

L’ostetrica crede nelle potenzialità del corpo, del bambino e della natura: il suo approccio assistenziale è essenzialmente basato sul non-intervento, sul non disturbare, il suo obiettivo è mantenere normale la nascita col minor tasso di interventi, ma assecondando la natura e aiutando la donna a prendere coscienza delle proprie risorse, senza dover fare affidamento a macchinari, numeri , tabelle ed eccessivo (e talvolta inutile e dannoso) interventismo.

L’ostetrica sa che la gravidanza e la nascita sono fisiologiche nel 90% dei casi, che le complicanze spesso sopraggiungono a causa dell’eccessiva medicalizzazione e l’inibizione (anche non intenzionale) dei processi della natura che blocca il corretto fluire della cascata ormonale.

Nella nostra società moderna e tecnologica in cui è preponderante in ogni ambito il bisogno di organizzare, manipolare e tenere tutto sotto controllo, spesso ci si dimentica che il voler costringere in rigidi schemi un evento naturale potrebbe portare a deviarlo sino a danneggiarlo. L’ostetrica sa che il migliore approccio a un evento così potente, naturale e primordiale è lasciare che tutto fluisca secondo natura, sempre vigile per assicurarsi che tutto vada bene ma discretamente, senza interferire con la spontaneità dell’evento né mettendo se stessa davanti ai veri protagonisti: mamma, bambino, papà.

L’ostetrica resta accanto alla donna durante il parto, in ospedale, a domicilio o in casa maternità e soprattutto non la lascia sola nel delicato periodo del post-parto e del puerperio, quando i primi giorni con il neonato sono emozionanti quanto complicati e le sensazioni della neomamma sono contrastanti, offrendo alla famiglia un sostegno pratico ed emozionale, vigilando sul benessere di mamma e bimbo, promuovendo il contatto precoce, l’allattamento e assistendo la mamma nelle prime cure al piccolo. Inoltre l’ostetrica si occupa del neonato fisiologico nel primo anno di età, offrendo consigli sulle cure, l’alimentazione, il massaggio, il portare, promuovendo il contatto e l'accudimento amorevole.

- Un’ostetrica è per la vita! L’ostetrica è la figura di riferimento per la donna in tutta la sua vita fertile e in quella delle sue figlie, a cui affidarsi con fiducia per apprezzare e valorizzare ogni tappa della femminilità, tanto più gli eventi più significativi nella vita di una donna: la gravidanza e il parto, vissuti, se possibile, con naturalezza, viva partecipazione e grande emozione.

 

Ostetrica dott.ssa Daniela Santoro

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Riferimenti:

 

Immagine dal sito themidwifeplan.com

 

Ritratto di Daniela Santoro

Posted by Daniela Santoro