Ne I giorni mai resi di Fabio Selini ritorna il simpatico Paolo Vissoni, scrittore ma soprattutto aspirante papà adottivo, che abbiamo conosciuto ne Il Padre Sospeso. Nel primo libro Fabio raccontava le vicende di Paolo e sua moglie Giulia alle prese con il lungo e tormentato percorso che poi li conduce finalmente all'adozione della figlia Larissa. Tra tante difficoltà c'era un lieto fine, la coppia diventava una famiglia.
Ne I giorni mai resi la famiglia è in attesa del fratellino, e ad attendere la fine del percorso adottivo stavolta sono in tre, il che cambia molto le cose.
Perché sicuramente la presenza di Larissa è di grande aiuto nel superare i momenti in cui sembra che tutto finisca male, ma al contempo c'è il dolore di far vivere a una figlia, anche lei arrivata in famiglia con l'adozione, questi momenti così difficili.
Ma la speranza di poter presto incontrare Yuri dà forza a tutti. E difatti l'incontro con Yuri c'è, come c'è la preparazione di una nuova vita in quattro... a cominciare dal risistemare la cameretta. E durante l'incontro c'è una presentazione e una promessa al piccolo: siamo la tua famiglia, presto saremo tutti insieme. Ma qualcosa si spezza, e i motivi verranno compresi dal lettore a poco a poco, via via che li comprenderanno Paolo con Giulia e Larissa.
Non si tratta dei soliti lacci burocratici, dei soliti intoppi che complicano un po' tutti i percorsi adottivi, ma qualcosa di peggio, di più grave che porta a interrompere del tutto il percorso, si tratta insomma di un'adozione spezzata. E del dramma di due genitori che si sono promessi a un bambino ma cui viene impedito di mantenere questa promessa.
Un libro denuncia quindi, che racconta una di quelle storie che mai vorremmo conoscere ma che bisogna conoscere.
Un libro che si legge tutto d'un fiato nell'alternanza dei momenti drammatici e di quelli di serena vita familiare resi possibili solo grazie alla presenza della dolce Larissa.