Dovremmo ammettere che i parrucchieri di Zurigo riservano molti dolori e relativamente poche gioie. Il fatto è che per chi vive a nord delle Alpi e ha, ahinoi, una schiavitù da colorazione mensile, le alternative sono molto poche, salvo il fai da te che nel mio caso è fuori discussione per manifesta incapacità.

Zurigo pullula di saloni di parrucchiere, di ogni forma e dimensione. Spesso sono negozi piccolissimi, dove lavora una sola persona, rigorosamente su appuntamento, e che passando sembrano sempre deserti per cui non si capisce bene come facciano a sopravvivere. Ci sono poi i saloni di lusso, così come le catene presenti nei centri commerciali che, tra tutti, offrono mediamente un migliore rapporto qualità – prezzo e lavorano senza appuntamento.

Il principale problema (strano, eh) è dato dai prezzi assurdi, come accade in buona parte del mercato svizzero dei servizi, proprio per l’elevato costo della manodopera. Da quando vivo a Zurigo sono diventata una nomade del parrucchiere che viaggia con nel portafoglio la sua tesserina con marca e tipologia di colore, così da sfruttare qualsiasi occasione di trasferta oltre confine, e non solo dal mio coiffeur di fiducia. La ricrescita, però, difficilmente attende i tempi di un viaggio in Italia e dunque spesso ci si deve far forza e risparmiare quel che si può per l’investimento mensile in salone ;-). Tra l’altro lo stile di taglio e piega qui rispecchia spesso qualcosa di abbastanza lontano dai trend del momento e il rischio di tornare a casa con cofane stile anni sessanta non è così lontano dalla realtà.

Gioie e dolori dai parrucchieri a Zurigo

Passando ai lati positivi dell’esperienza… diciamo che il personale è di solito molto gentile e si presenta con il proprio nome e dando la mano (altra cosa tipica in ogni contesto qui in Svizzera). Dopo aver fatto accomodare il cliente offrono sempre qualcosa da bere, un bicchiere d’acqua o un caffè (compreso nel prezzo!), cosa che in Italia a me è capitata credo solo al sud.

Una volta, insieme a mio figlio, la responsabile ci aveva offerto anche un bel piattino di biscottini per la merenda: una cosa che io apprezzo molto è che nessuno qui si meraviglia se una mamma va dal parrucchiere portandosi appresso il bambino. Le baby-sitter sono care ed è normale per le madri andare ovunque coi figli, anche per questo tipo di incombenze. Io sono sempre un po’ in apprensione perché la Creatura è un terremoto, pur avendo ormai sette anni, e ho il timore che combini qualche guaio e faccia qualche scenata, ma il lettore DVD predisposto in negozio per i piccoli clienti viene al bisogno attivato volentieri anche per gli accompagnatori di madri disperate ;-)

Tra l’altro, giusto la scorsa settimana ho avuto occasione di notare che le clienti con figli al seguito non sono quelle più “particolari”: una ragazza si è presentata accompagnata dal suo cagnolino ed è rimasta tutto il tempo con la bestiola in braccio durante lavaggio, taglio e piega. Non ho fatto caso se hanno offerto la ciotolina di acqua al cane, ma forse solo perché in questo periodo non fa caldo!

Da ultimo, una curiosità tipica del posto che io all’inizio non conoscevo e che può lasciare basiti gli italiani: è possibile andare in salone per tagliarsi i capelli o fare la colorazione e non avvalersi del servizio di styling. I capelli vengono asciugati rapidamente col phon senza fare la piega (o, in alcuni casi, viene dato direttamente il phon al cliente che provvede da sé), così da pagare solo i servizi a cui si è davvero interessati!

 

 

 

Ritratto di Carlotta G

Posted by Carlotta G

Da sempre curiosa di altre culture e abitudini, mamma espatriata con famiglia a Zurigo dal (quasi) lontano 2013. Blogger a tempo perso, studentessa suo malgrado di lingua teutonica e insegnante di Yoga, dove finalmente è solo se stessa e prova ogni tanto a indicare anche agli altri la possibilità di essere solo se stessi.
Da secoli si ripromette di scrivere un libro, forse, prima o poi. Non sullo yoga, ma sulla capacità di "vivere altrove". Intanto scrivo della mia vita a nord delle Alpi anche sul mio blog personale La vita a modo mio