La nanna. Credo sia uno dei temi di cui più si parla tra genitori. E' un argomento che meriterebbe un vero e proprio trattato ed in effetti tanto è già stato detto e scritto in proposito. Con i gemelli, però, c'è qualche differenza. Parlo, come sempre, per esperienza personale in un a fase (spero che passi) alle prese con risvegli notturni e levatacce prima dell'alba. Fase di biberon preparati a tutte le ore della notte (ormai lo chiedono espressamente il bibo e non si può fare finta di niente).
Io il "terribile" libretto "Fate la nanna" l'ho letto ben prima che nascessero pensando che "prevenire è meglio che curare". Avevo visto anche un bel po' di puntate in cui la truce tata Lucia applicava il metodo del lasciar piangere i bambini finché si addormentavano. Anche i gemelli. Poi avevo letto altrettanto delle polemiche e delle prese di posizione di pediatri e quant'altro sulla discutibilità di quell'atteggiamento. Eccetra eccetra. Insomma, avendo affrontato tutto ciò prima di trovarmi alle prese con bimbi recalcitranti all'addormentamento, ho evitato alcuni errori (credo) e instaurato subito piccole buone pratiche come la routine pigiama-denti-favola.
Prima, certo, ci sono state fasi alterne in cui uno si addormentava soltanto in passeggino, l'altro soltanto di fianco a me o al papà nel lettone. Ci sono stati momenti in cui eravamo tutti troppo stanchi per fare gli intransigenti, fasi in cui il sistema non funzionava più. E ancora adesso che la routine della nanna è abbastanza consolidata ci sono dei momenti in cui qualcosa non funziona e bisogna cambiare programma.
Il guaio, però, sono i risvegli notturni. Specie se moltiplicati per due. Capita che, alle 4 di notte, a casa nostra non ci sia più nessuno che dorme nel proprio letto. Uno sta sul divano, l'altro nel lettone, poi magari tutti sul divano perché dal letto ho paura che cadano. C'è stato anche un periodo in cui il primo che si svegliava veniva trasferito nel box trasformato in letto volante in soggiorno per poter chiudere le porte e non disturbare chi, ancora stava dormendo. Gli veniva applicato un po' di metodo fate la nanna e poi tornava a dormire. In questo momento, però, forse perché mi sembrano più grandi e più consapevoli, fatico. Perché se mi chiedono una coccola o dormire abbracciati, so che può essere un bisogno fondato e non solo un capriccio.
In ogni caso, quello della nanna è il tema che mi lascia più spiazzata perché non riesco a dare una spiegazione ai loro risvegli: insomma se stanno bene, hanno mangiato, bevuto, sono puliti, sono tranquilli e sereni, che cosa gli impedisce di dormire bene? (e di lasciar dormire noi, perché questo è il vero problema della nanna!).A questi quesiti non ho ancora trovato risposta, ma accetto suggerimenti.