In natura, purtroppo, può capitare che uno o più cuccioli restino orfani e quindi non abbiano la possibilità di succhiare il latte materno. La migliore soluzione sarebbe trovare una balia della stessa specie; anche se non è sempre così facile rintracciarla.
In caso questa non sia disponibile, la vita del cucciolo dipenderà esclusivamente dalle cure dell’uomo. Il buon senso e alcune semplici regole possono comunque portare ad uno sviluppo normale dei cuccioli orfani. Un ambiente pulito e caldo è fondamentale per iniziare bene questa particolare esperienza; la temperatura adeguata è importante perché il raffreddamento mette a rischio la sopravvivenza dei cuccioli neonati.
Il calore può essere fornito da una lampada controllando però anche l’umidità perché un ambiente troppo secco porta a disidratazione e asciuga le mucose nasali e respiratorie.
Quale latte sostitutivo scegliere? Il latte deve avere una composizione il più vicino possibile a quello della madre perché altrimenti possiamo provocare diarrea e altri disturbi digestivi pericolosi per la sopravvivenza dei cuccioli.
Il latte vaccino ha un contenuto troppo basso di energia, proteine, lipidi, calcio e fosforo per i cuccioli neonati di cane e gatto.
Normalmente i cuccioli nutriti con questo tipo di latte sviluppano una grave dissenteria perché il contenuto di lattosio è circa 3 volte superiore a quello del latte materno. Una soluzione potrebbe essere l’aggiunta di tuorlo d’uovo, il quale migliorerà la carenza di proteine e lipidi.
La migliore scelta resta, in ogni caso, quella di utilizzare il latte artificiale che esiste in commercio perché è il più simile al latte naturale.
Quanto dovrà mangiare il cucciolo orfano?
Nelle prime due settimane i cuccioli dovrebbero essere nutriti con circa 15 ml ogni 100 grammi di peso corporeo al giorno.
Dalla 3° - 4° settimana si passerà a 20 ml ogni 100 grammi di peso corporeo. Il volume totale del latte artificiale dovrà essere suddiviso in parti uguali per il numero dei pasti giornalieri (in media 5 – 6 al giorno). Attenzione a non far assumere ai piccoli un volume eccessivo di latte per non sovraccaricare i reni immaturi.
Utilizzando il biberon, i cuccioli dovrebbero essere tenuti in posizione verticale con la testa piegata in avanti per ridurre al minimo l’ingestione di aria. Prima di essere somministrato, il latte artificiale deve essere riscaldato a 37°.
Una manualità importantissima, da non tralasciare mai, è quella di strofinare diverse volte al giorno, e comunque dopo ogni pasto, la zona anale e genitale con un panno umido per simulare il leccamento materno e stimolare così la minzione e la defecazione.
Se volete valutare lo sviluppo dei cuccioli essi possono essere pesati quotidianamente 1 volta al giorno per la 1° settimana, quindi 1 – 2 volte alla settimana.
Quando i cuccioli avranno 3 – 4 settimane di vita, si potrà iniziare ad introdurre cibi semisolidi mischiando al latte artificiale cibo secco (crocchette), ciò per abituarli a masticare e adattare il tratto gastrointestinale al nuovo tipo di alimentazione che entro le 6 – 7 settimane sostituirà il latte artificiale.
Diego Manca, Medico veterinario.
Già autore dei libri: "Le fiabe per...giocare con il corpo imitando gli animali" edito da Franco Angeli nel 2008 di cui è coautore, "Benedetti animali!" edito da Armenia editore nel 2010 e "Il camaleonte Argonte" edito da Armando editore sempre nel 2010, "Favolario: le favole del veterinario" Ed. Buk, e del nuovo libro "Storie con la coda" edito da Castelvecchi, collana Ultra