E via, un altro colpo di machete ad una delle peggiori leggi confessionali varata 11 anni fa, sulla pelle della salute della donna.
In questo caso parliamo della diagnosi preimpianto.
La Consulta ha dichiarato illegittima la norma che prevedeva il divieto di accedere alla diagnosi pre-impianto e dunque il divieto di accesso alle tecniche di fecondazione assistita per le coppie fertili portatrici di patologie genetiche trasmissibili ai figli.
E ancora dobbiamo attendere che sia una sentenza a smontare pezzo a pezzo la legge sulla procreazione medicalmente assistita, entrata nell'ordinamento solo 11 anni fa. L'ultimo divieto a cadere era statoquello sulla fecondazione eterologa.
Scrive su FB Benedetto Della Vedova: "Con l'ennesima sentenza della Consulta è oggi caduto l'ennesimo irragionevole divieto imposto da una legge sbagliata e proterva. Ed è l'ennesima vittoria postuma di quanti, per primi i radicali, si opposero nel 2004 alla sua approvazione, anche intraprendendo una iniziativa referendaria vanificata dall'astensione. Spiace però che a riparare ai macroscopici profili di illegittimità costituzionale e alla palese violazione della Convenzione dei Diritti dell'Uomo abbiano dovuto essere le Corti nazionali ed europee, e non il Parlamento della Repubblica, che in questi undici anni ne ha avuto spesso la possibilità e mai il coraggio."
E noi, che come Mammeonline abbiamo combattuto strenuamente contro questa legge, non possiamo che sottoscrivere queste parole.
Però vogliamo leggi che siano giuste e rispettose dei diritti di scelta delle persone, vogliamo leggi che tutelino la scelta delle donne in tema L. 194, la salute delle donne in tema di fecondazione assistita, la scelta se vivere o morire in caso di sofferenze estreme e quindi l'eutanasia legale, vogliamo il riconoscimento a livello nazionale del testamento biologico e tutte le tutele relative ai diritti dell'individuo. Vogliamo coraggio, vogliamo poter credere in uno Stato che metta sempre al primo posto i diritti dei suoi cittadini.