Alzi la mano chi, almeno una volta nella vita, non ha avuto a che fare con bruciore, prurito, irritazione o semplicemente una lieve sensazione di fastidio nelle zone intime!

Spesso questi disagi sono legati alle abitudini e agli stili di vita moderni, che incalzano sempre più provocando il fastidio: inadeguata traspirazione,  indumenti stretti e sintetici, dieta scorretta, abuso di farmaci e antibiotici… e se è vero che le nostre nonne indossavano la gonna, si cibavano e si curavano con i tesori della  natura, oggi non possiamo rinunciare al nostro jeans preferito, siamo sempre di corsa, mangiamo spesso male e “l’industria dell’assorbente sintetico” è in esponenziale crescita! E ad un certo punto, anche se ben nascoste e spesso, volontariamente, ignorate da numerose donne, la vulva e la vagina gridano vendetta!

La vagina, in età fertile, è naturalmente protetta da batteri “buoni”, i lattobacilli, che costituiscono l’ecosistema vaginale. Questi batteri mettono in atto una serie di meccanismi in grado di rendere l’ambiente vaginale inospitale agli altri batteri (provenienti soprattutto dalla regione anale o dall’esterno). La chiave per la risoluzione dei disturbi intimi è, quindi, la salvaguardia dell’ecosistema vaginale: preservando e aumentando le nostre fisiologiche difese, garantiamo una adeguata protezione e impediamo che i patogeni trovino un ambiente ottimale per la loro sopravvivenza.

Spesso in presenza di prurito o fastidio si pensa subito ad un’infezione, perciò si tende ad utilizzare creme o ovuli a base di antibiotici, antimicotici o anestetici (lidocaina); ma senza prove certe circa la reale presenza di batteri o funghi (accertabile solo mediante tamponi o esami a fresco) questo può essere controproducente, perché si distrugge invano la flora vaginale aprendo realmente la strada a questi microrganismi. In realtà spesso il fastidio è transitorio, non vi è implicato alcun patogeno ed è dovuto ad un temporaneo discomfort o ad una transitoria alterazione della flora lattobacillare che colonizza la vagina. Però, nel caso in cui si sospetti un’infezione (che comunque presenta delle specifiche caratteristiche), occorre sottoporsi una visita ed effettuare esami specifici.

Nella vita di tutti i giorni è possibile prendersi cura della propria intimità, in modo semplice e preventivo. Sarebbe bene, quindi:

- garantire una adeguata traspirazione, utilizzando intimo di tessuto non sintetico, evitando jeans o abbigliamenti troppo attillati;

prediligere detergenti con il giusto ph: il ph ottimale è 4.5-5; detergenti con ph più acido andrebbero utilizzati solo nelle situazioni a rischio, quale la frequentazione di palestre o piscine, oppure durante le mestruazioni (ricordando che il sangue mestruale alza il ph vaginale); al contrario, detergenti troppo basici, che vanno benissimo per le bambine o per le donne in menopausa, alterano il ph. Inoltre non bisogna abusare di lavande vaginali, perché spesso queste sono costituite da antisettici che distruggono ogni tipo di microrganismo (quindi anche quelli “buoni”!)

avere un corretto comportamente sessuale, utilizzando sempre il preservativo (soprattutto se non si conosce bene il partner) e ricordandosi  di urinare sempre prima e dopo il rapporto.

evitare di assumere troppi antibiotici se non è necessario.

- evitare gli assorbenti sintetici, preferire quelli in cotone o quelli lavabili, o, ancor meglio, la coppetta mestruale!

Un altro aspetto che spesso preoccupa le donne, soprattutto le giovani ragazze alle prese con la scoperta del proprio corpo, è la costante presenza di muco spesso erroneamente confuso con perdite dovute a un’infezione:  in realtà si tratta di muco cervicale, la cui consistenza varia in base al periodo del ciclo ovarico e che ha caratteristiche ben diverse dalle perdite da infezione; queste, infatti, sono spesso abbondanti, grumose, bianche o verdastre e maleodoranti (abbiamo già parlato di candidosi qui)

Se invece è già presente il fastidio, è possibile attenuarlo con i rimedi dolci per trarre un sollievo immediato:

praticando bidet con infusi delle seguenti erbe: calendula, camomilla, malva, achillea, lavanda. Gli stessi principi sono reperibili sottoforma di unguenti e pomate da applicare localmente;

incrementando il consumo di yogurt bianco fermentato senza zuccheri, fonte di lattobacilli;

assumendo integratori a base di lattobacilli o direttamente lattobacilli in ovuli: ripristinano la flora vaginale se è stata distrutta, o la potenziano se è stata indebolita.

Questi accorgimenti possono quindi essere adottati nella vita di tutti i giorni, per prevenire ogni tipo di fastidio o, nei casi più gravi, un’infezione. Prendersi cura della propria intimità in maniera preventiva significa avere a cuore la propria salute sessuale e riproduttiva, per salvaguardare la propria femminilità.

Daniela Santoro

 

immagine dal sito: www.lamedicinaestetica.wordpress.com

Ritratto di Daniela Santoro

Posted by Daniela Santoro