Il web è un mezzo potente, può offrire tante opportunità positive ma presenta anche dei pericoli. Come genitori ne siamo consapevoli? Conosciamo il significato di termini quali cyberbullismo e sexting? Siamo capaci di parlare con serenità di educazione sessuale e affettiva con i nostri ragazzi? La scuola che ruolo positivo può svolgere nella conoscenza e consapevolezza dei ragazzi? Di queste tematiche si occupa SafeBook by Durex, il progetto didattico di prevenzione ed educazione sessuale promosso - per il secondo anno consecutivo - da Durex e patrocinato dal Comune di Milano.
All’appuntamento, tenuto oggi presso la Sala Alessi di Palazzo Marino, hanno partecipato oltre 300 studenti provenienti da diverse scuole pubbliche e private delle classi medie e superiori di Milano.
Ad affrontare i temi su cyberbullismo, sessismo ed educazione sessuale sono intervenute numerose personalità che hanno avuto l’occasione di confrontarsi sia con i ragazzi presenti in sala sia quelli collegati via chat tramite il sito Safebook.
Tra le autorità presenti: il Professor Giovanni Ziccardi esperto di Informatica Giuridica dell’Università degli Studi di Milano, il Professor Maurizio Bini, responsabile della struttura complessa di Ostetricia e Ginecologia presso l’Ospedale Niguarda di Milano e specialista sulla prevenzione sessuale, il Professor Massimo Galli, Direttore dell’Istituto di Malattie Infettive dell’Ospedale Sacco.
L’appuntamento è stato aperto dagli Assessori Chiara Bisconti (Benessere, Qualità della vita, Sport e tempo libero), Francesco Cappelli (Educazione e Istruzione) e dalla Delegata del Sindaco per le Pari Opportunità Francesca Zajczyk ed è stato moderato dagli studenti stessi, che hanno potuto gestire in prima persona domande e risposte dei presenti.
Molto apprezzato è stato il video “selfie” di Gianluigi Buffon, capitano della nazionale italiana di calcio, in qualità di testimonial del progetto. Da sempre attento alle tematiche giovanili, Buffon sceglie di schierarsi al fianco di SafeBook by Durex e soprattutto dei ragazzi per sostenere un corretto comportamento nella vita così come nello sport.
Presente alla conferenza stampa anche il Dottor Giovanni Del Bene, Coordinatore del Progetto Scuola Anlaids, l’Associazione nazionale per la lotta contro l’AIDS che, per il secondo anno consecutivo, ha rinnovato il patrocinio e ha collaborato alla redazione del materiale informativo, accompagnando le scuole e i genitori nel complesso ruolo di educatori.
Il Professor Bini e il Professor Ziccardi, autorevoli portavoci di informazioni, sosterranno i professori con la loro competenza per guidare gli adolescenti verso comportamenti responsabilizzanti sfruttando gli strumenti multimediali a disposizione delle scuole. Il progetto SafeBook by Durex sceglie infatti di utilizzare il linguaggio web 2.0 per garantire un coinvolgimento capillare degli studenti e un più facile accesso ai materiali, come le videolessons dei relatori trasmesse in classe attraverso le lavagne multimediali (LIM).
Durante l’incontro si è ribadita l’importanza della promozione di contenuti educativi per prevenire la trasmissione di malattie e gravidanze indesiderate, a partire proprio dai ragazzi e soprattutto negli istituti scolastici. A conferma di questa necessità, i risultati della Durex Global Sexual Wellbeing Global Survey, ricerca internazionale condotta su 29.000 persone maggiorenni in 36 paesi, secondo cui in Europa il 79% concorda sugli effetti positivi di un’educazione sessuale istituzionale. La stessa fonte conferma che l’84% degli italiani dimostra un forte interesse per il tema e, in particolare, considera questo tipo di informazioni utili a raggiungere un maggior grado di responsabilità nella gestione della propria vita sessuale.
Quest’anno inoltre SafeBook by Durex dedica uno spazio importante al “cyber bullismo e rischi della rete” affrontando con particolare attenzione il fenomeno del sexting. “E’ importante sottolineare - afferma il professor Giovanni Ziccardi - come i ragazzi al giorno d’oggi non abbiano sufficiente consapevolezza delle tecnologie che utilizzano e dei rischi digitali legati a comportamenti potenzialmente a rischio, derivati da una inadeguata conoscenza degli strumenti e da un loro conseguente, quanto spesso sbagliato, utilizzo.”
La sessualità si confronta dunque sempre più anche col sexting. L’auto-fotografarsi col telefono in pose provocanti e compromettenti, l’invio di immagini esplicite attraverso sms, mms e mail è un fenomeno in continua diffusione. E’ infatti interessante capire quanto tra i giovanissimi l’esperienza del sexting non sia un’eccezione: “addirittura 1 adolescente su 4 (25,9%) - sostiene Ziccardi - “afferma di essere stato oggetto di sexting, ovvero di aver ricevuto sms/mms/video a sfondo sessuale.” Il fenomeno sta subendo un aumento sorprendente se si considera, aggiunge l’esperto, che “la percentuale degli scambi tramite sms/mms/video di materiale a sfondo sessuale nell’ultimo anno è più che raddoppiata con una crescita dal 10,2% al 25,9% tra gli adolescenti italiani dai 12 ai 18 anni”.
Parlando delle motivazioni che muovono i ragazzi a praticare il sexting, il professor Ziccardi evidenzia come “le ragioni che spingono gli adolescenti all’invio di materiale pornografico sono per
lo più la burla o lo scherzo (11,1%) seguite da un desiderio di emulazione dei propri amici (8,6%) e di provocare imbarazzo (4,6%). “La tendenza” - aggiunge il professore – “è dunque indicativa di una sempre minore percezione della diffusione di immagini pornografiche proprie o altrui inteso come comportamento pericoloso.” A dimostrarlo sono infatti le percentuali che evidenziano come il sexting sia percepito dai ragazzi come gesto per lo più goliardico, “quasi il 50% degli adolescenti infatti confessa di non considerare il sexting una pratica rischiosa” conferma il Professore.
Durex, in qualità di ambasciatore del sesso sicuro e con la responsabilità di essere leader mondiale nel mercato della contraccezione, porta con sé da anni un vero e proprio impegno sociale nei confronti dei più giovani attraverso progetti di educazione sessuale volti a promuovere una vera e propria cultura in materia. La costante ricerca di elementi e metodi capaci di coinvolgere attivamente i ragazzi è la chiave del successo di questo programma educativo che, anno dopo anno, riscuote un numero di adesioni sempre maggiore.
Per l’approfondimento dei contenuti educativi: www.safe-book.it