Una pecora blu, un coniglietto rosa, un porcospino e un topo arancioni, un coniglio giallo e una puzzola verde, vanno in cerca di un mostro: l’abominevole uomo delle nevi! Che sorpresa quando nella tana della “bestia”, colorata ed accogliente, sentiranno un profumo delizioso e verrà fuori un orsetto che prepara una torta!
Come sfatare i pregiudizi e il “sentito dire” e accorgersi che la realtà, vista personalmente, può essere completamente diversa da quello che si racconta.
Il pianeta stravagante
Illustrato da Gwen Keraval
Scritto da una classe seconda elementare per il concorso francese Lire Egaux, vinto nel 2012, è la storia degli abitanti del pianeta Giatifus che studiano… l’essere umano!
- Come si fa a distinguere tra femmine e maschi?
- I maschi hanno dei piccoli peli sulla testa, le femmine li hanno lunghi.
- Le femmine hanno vestiti con una sola gamba, i maschi invece no.
- Sì, è vero. I maschi portano vestiti con due gambe!
Risposte una più esilaranti dell’altra. Riusciranno a capire cosa distingue un maschio da una femmina? Lo svela l’ultima tavola del libro, che mostra un bambino e una bambina mentre fanno la doccia.
Un albo che gioca con tutti gli stereotipi relativi ai due sessi smontandoli uno per uno, con grande simpatia e leggerezza.
Il trattore della nonna
di Anselmo Roveda, Paolo Domeniconi
Rovesciamento dei ruoli con la nonna-sprint che non disdegna una passata di lucidalabbra, ma guida il trattore, coglie la frutta, cerca mirtilli e funghi nel bosco, e il nonno-casalingo che lava i piatti, fa la marmellata di prugne con il microonde (l’ha imparato da internet!), inforna la crostata e usa la lavatrice.
Chi l’ha detto che la donna e l’uomo devono essere “ingabbiati” nei loro ruoli “preconfezionati”?
La principessa e il drago
di Robert Munsch, Michael Martchenko
C’era una volta una principessa di nome Elizabeth che doveva sposare un principe di nome Ronald. Improvvisamente il castello viene incenerito da un drago che rapisce il principe e lascia “ignuda” la nostra principessa, costretta a coprirsi con un sacchetto di carta. La sua forza e la sua tenacia la guideranno sulle orme del drago, e con grande astuzia lo metterà alle corde. E il principe? Vestito di tutto punto, redarguisce la sua salvatrice: troppo sporca, capelli arruffati e puzza di bruciato! E la principessa?
- Ronald i tuoi abiti sono molto eleganti e hai una magnifica pettinatura. Sembri proprio un vero principe, ma penso che in realtà tu sia solo un poveraccio.
E fu così che i due non si sposarono, dopo tutto.
Una fiaba al rovescio, con i ruoli dei protagonisti invertiti, anche in questo albo, come il precedente, un ribaltamento degli stereotipi del femminile.
Una bambola per Alberto
di Charlotte Zolotow, Clothilde Delacroix
Assecondare i modelli precostituiti è faticoso e a volte molto triste. Alberto vuole una bambola, da abbracciare, cullare, dare il bacio della buonanotte. Tutti lo prendono in giro, il fratello, l’amico, ma il papà è addirittura preoccupato: gli regala giochi da “maschio”, prima un pallone e poi un trenino. Alberto ci gioca, ma continua a sognare la bambola con le ciglia all’insù. Fortunatamente, arriva la nonna a fargli questo fantastico regalo e, alla preoccupazione del papà, risponde che “curare” una bambola può solo aiutare il bambino a diventare, a sua volta, un buon padre.
Un albo per i bambini che si rivolge agli adulti, per decostruire gli stereotipi di genere e il sessismo anche nei giocattoli.
Tito Lupotti
di Marie-Odile Judes, Martine Bourre
Rovesciamento degli stereotipi del maschile anche con il piccolo Tito Lupotti che da grande vuole fare il fioraio! Il Signor Lupotti va su tutte le furie perché lo vuole iniziare alla tradizione di famiglia: la caccia. Disperato il papà, pensa che ti ripensa, gli rovescia addosso un cocktail di profumi floreali mentre dorme, nella speranza che Tito possa essere nauseato dall’odore dei fiori. La mattina dopo, come sperava il papà, il lupacchiotto ha cambiato idea: non vuole più fare il fioraio, vuole fare il profumiere!
Con leggerezza, ironia e sottigliezza, Tito Lupotti ci spiega che i figli possono avere desideri, ambizioni e aspirazioni, diverse da quelle che si aspettano i genitori.
Apprezzamento, approvazione e lodi, oltre che per i testi, anche per le illustrazioni, tutte molto colorate, accattivanti, gradevoli e sicuramente di grande incanto e malia per i bambini. In definitiva, un progetto editoriale ben pensato e ottimamente curato.
«Nostro obiettivo, rispetto all’immaginario di genere è di renderlo più complesso, rompere gli stereotipi, non incasellare donne e uomini in una gabbia culturale, non continuare a sostenere all’infinito che i ruoli dell’uomo e della donna siano complementari, ma rinforzare il principio dell’interscambiabilità: gli uomini e le donne possono fare tutto». (Irene Biemmi, Fiera del Libro - Bologna)
Angela Articoni
Letteratura per l'infanzia