Comincia la scuola anche per i ragazzi affetti da disturbi specifici dell'apprendimento (dislessia, disortografia, discalculia e disgrafia) e i genitori devono decidere se fare richiesta degli ausili di cui questi ragazzi hanno diritto.
In realtà come dicevamo si tratta di un diritto, un diritto per ottenere il quale le associazioni apposite e i movimenti di genitori hanno battagliato tanto. E difatti, anche se non si è ancora arrivati all'approvazione di una legge nazionale sul tema, molte leggi regionali e molte circolari ministeriali disciplinano i diritti dei ragazzi affetti da Dsa.
Rimandiamo ai siti specifici per saperne di più e ci limitiamo a ricordare che i ragazzi dislessici o disgrafici, discalculici o disortografici hanno diritto a percorsi didattici personalizzati, all'uso di alcuni ausili specifici, a una valutazione personalizzata sia nelle verifiche di routine durante l'anno che durante gli esami.
Per poter usufruire di questi ausili bisogna che il disturbo specifico dell'apprendimento sia certificato da esperti di strutture pubbliche o private. Quindi è bene che i genitori che hanno dei dubbi, nati a loro stessi o instillati dagli insegnanti, richiedano una valutazione al più presto a evitare che alle difficoltà del disturbo specifico si aggiungano quelle provocate dalla svalutazione e dalla scarsa autostima.
Inoltre, è utilissimo conoscere il servizio di Biblio Aid, da quest'anno gratuito, che mette a disposizione dei ragazzi con disturbi dell'apprendimento certificati le versioni digitali dei libri di testo, in modo da poterli "ascoltare" invece di leggere o poterli utilizzare per fare delle mappe concettuali che sono di grande aiuto in alcune tipologie di disturbi dell'apprendimento.
La certificazione dei Dsa e la richiesta degli ausili sono di grandissima importanza ma richiederli può non essere una scelta facile, soprattutto quando i ragazzi sono grandicelli e la loro difficoltà è stata scoperta tardi. Ovvero quando comunque hanno dovuto per molti anni fare affidamento solo su stessi spesso avendo genitori e insegnanti convinti che loro non si impegnassero. Spesso si tratta di ragazzi che hanno i disturbi in forma lieve e che in qualche modo hanno trovato in loro stessi delle risorse per "compensare" riuscendo comunque, pur senza raggiungere risultati brillanti, ad andare avanti.
In questi casi, tenendo conto anche del desiderio di un ragazzo adolescente di vivere questo problema in maniera personale, si può anche provare a gestire le difficoltà senza chiedere aiuto alla scuola, individuando nella famiglia, laddove possibile, il luogo per offrire un supporto emotivo ma anche concreto, in termini di studio.
La cosa importante è che non vengano lasciati soli!
Associazione Italiana Dislessia
Il più vivo forum su dislessia e Dsa
Inoltre il forum DSA e DDA - Disturbi specifici e difficoltà d'apprendimento su mammeonline.
Nota: Articolo di Donatella Caione
Sul tema si veda il libro pubblicato dalla Casa Editrice Mammeonline dal titolo Abracadabra Lucertolina