Care mamme, va molto di moda il post della mamma di un bimbo maschio che promette e giura che l'educazione alla nonviolenza inizierà da lei.
Anche io ne voglio fare uno, ma gli esempi che purtroppo posso portare avanti sui miei contributi sono – ommioddio – vergognosi.
Strappare code e peli ai gatti di famiglia è l'hobby del mio teppista, rubarmi gli occhiali e tirarmeli in faccia è la sua comunicazione di scontento, per non parlare dello strappo dei capelli che porta a incipienti calvizie e alla sua tricofagia (http://it.wikipedia.org/wiki/Tricofagia) .
Con i pupazzi non va meglio.
Ho visto cose che voi mamme non potete immaginare. Draghetti viola lanciati a metri di distanza, ho visto i cd lanciati come delle sfere rotanti pronte a decapitare il vostro arredo. Nonne affannate rischiare l'infarto per impedirgli di sradicare l'antenna della tv quando il cartone non gli piace (Tipo l'ape Maia, l'ape Maia lo fa proprio incacchiare). Dunque potrei concludere che è tempo di morire e suicidarmi di fronte a questa impresa impossibile. Invece no. Non morirò. Non è tempo.
Ho deciso di darmi da fare e di prendere una decisione importante: La disciplina alla nonviolenza deve iniziare in famiglia e sarà suo padre a insegnargliela! (Si chiama “ti rifilo la patata bollente, senza doppi sensi")
Care mamme, voglio aprirmi con una lettera. Ma i nostri cuccioli ai nostri occhi saranno sempre dei bravi ragazzi! Mi sbaglio? Anche quando li vediamo intenti a sfracellare una vetrina a martellate. Capisco che qualcuna abbia più autocoscienza di altre, ma noi mamme siamo proprio cieche.
Battute classiche che si sentono nei parchetti sono: “Guarda com'è contento quel cagnolino che sta giocando con mio figlio!” la scena che vi si apre davanti è però quella di un cane disperato che cerca di sfuggire alla morsa micidiale di un piccolo terminator.
“Guarda come si vogliono bene i due fratellini” E uno sta cercando di far mangiare la sabbia all'altro.
“Guarda mio figlio com'è socievole” e magari in neonatese sta mandando al diavolo tutta la compagnia ma noi non sappiamo la sua lingua.
Non mi addentro nei meandri del bullismo adolescenziale o preadolescenziale.
Mi fermo solo sul neonatale, perchè questa è la mia situazione.
Potrei aprire anche una finestra infinita sulla violenza psicologica dei bebè, ma l'argomento è controverso.
Mi soffermo solo su un piccolo elenco di azioni che secondo me fingono di fare senza intenzionalità.
Quanto ci godono a buttare sistematicamente a terra dal seggiolone i cucchiai di pappa? E quando fingono di essersi addormentati, entrate a coprirli e vi saltano improvvisi su facendo “uaaaa mamma t'ho beccata!”? Quando vi guardano con aria affranta perchè non gli “concedete” di giocare con il coltello? E quando si avvicinano affettuosi per abbracciarvi invece poi si lanciano sul vostro cellulare e lo distruggono buttandolo magari nel wc?
Mamme diciamoci la verità: i nostri piccoli angeli sono delle bestiacce! Ma noi li amiamo sempre.