La primavera è alle porte e una malattia parassitaria molto subdola si sta ripresentando, come ogni anno: la Filaria. Ecco velocemente il ciclo di questo parassita. La zanzara è l'ospite intermedio, o vettore, essenziale per la sua trasmissione. Tutto inizia con la puntura della femmina dell'insetto mentre succhia il sangue da un animale infestato (cioè che ha la Filaria).
L'insetto aspira le microfilarie, (o larve di primo stadio chiamate L1 che sono piccolissime misurando circa 300 µm), insieme al sangue; dopodiché le larve per maturare e divenire infestanti dovranno compiere due mute nella stessa zanzara.
In media sono necessarie circa 2 settimane affinché le L1 mutino a larve infestanti L3. 
 
Ora se la zanzara pungerà un ospite (cane, volpe, lupo e, meno frequentemente, gatto) per il pasto, le L3 migreranno dal suo apparato buccale alla pelle dell'animale.
Qui possono permanere per circa 5 giorni durante i quali compiranno ancora una muta diventando L4 per poi raggiungere i capillari linfo ematici ed iniziare la migrazione verso il cuore.
 
Dopo circa 40 giorni le L4 muteranno a L5 che impiegheranno intorno ai 4 mesi per raggiungere la loro sede definitiva a livello delle arterie polmonari del cuore.
Il ciclo completo, dalla puntura della zanzara alla colonizzazione del cuore, è di 6 mesi.
I parassiti adulti nel cuore (possono avere una lunghezza che varia dai 12 ai 30 cm circa ed assomigliano a dei sottili spaghetti) potranno restare vivi e generare altre microfilarie anche per 5 anni riversandole così nel torrente sanguigno pronte per essere "succhiate" da altre zanzare.  
 
I cani affetti da Filaria cardiaca manifestano: dispnea (respirazione difficoltosa) da sforzo, affaticamento, tosse, perdita di peso. Nelle forme più gravi sono associate anche scadenti condizioni fisiche, tachipnea (aumento del ritmo respiratorio) e ascite (raccolta di liquido nella cavità addominale).
 
Un particolare interessante è che i cuccioli nati da una cagna positiva alla Filaria, hanno certamente ricevuto per via placentare le microfilarie che la loro mamma aveva nel sangue; ma le microfilarie trasmesse non potranno evolvere a parassita adulto nel loro cuore perché per fare ciò è necessario il passaggio essenziale, che ho spiegato sopra, nell'ospite intermedio, cioè la zanzara. 
 
E' per lo stesso motivo che le microfilarie che infestano un cane con una trasfusione di sangue, non diverranno in seguito vermi adulti nel suo cuore.
 

Il ciclo della Filaria nel cane

 
La prevenzione è fondamentale in quanto consente di evitare al proprio beniamino di contrarla. Si consiglia di effettuarla per tutto il periodo delle zanzare (dalla primavera all’autunno) con la somministrazione mensile di appositi farmaci. Essi agiscono bloccando lo sviluppo delle larve inoculate dalle zanzare nel cane e  posseggono effetto retroattivo. Si consiglia di proseguire la profilassi fino al mese successivo alla scomparsa delle zanzare.
Numerosi sono i farmaci attualmente in commercio: in compresse, tavolette masticabili o spot on. Alcuni di essi sono efficaci anche contro i parassiti.
intestinali.
Esiste inoltre un farmaco in formulazione iniettabile (inoculato solamente dal Veterinario) che si accumula nell'organismo del cane e viene rilasciato lentamente proteggendolo per 1 anno.
Per ulteriori informazioni sulla filaria il consiglio è di rivolgersi al proprio Veterinario di fiducia.
 

 

Diego Manca, veterinario
Diego Manca, Medico veterinario. 

Già Autore dei libri: "Le fiabe per...giocare con il corpo imitando gli animali" edito da Franco Angeli nel 2008 di cui è coautore, "Il camaleonte Argonte" edito da Armando editore nel 2010, "Favolario: le favole del veterinario" Ed. Buk,  "Storie con la coda" edito da Castelvecchi, 2014, collana Ultra, La salute del cane in 4 e 4'otto e La salute del cane in 4 e 4'otto, editi da Gremese Editore, 2014, "Altro che animali!" edito da Castelvecchi Editore, 2015 e Benedetti Animali!  edito da Castelvecchi Editore, 2016

 

 

 

 

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Ritratto di Diego Manca Veterinario

Posted by Diego Manca Veterinario

Mi chiamo Diego Manca e sono un medico veterinario; vivo e svolgo la mia professione, da quasi 30 anni, ad Omegna (VB), piccolo paese del Cusio in Piemonte. Sono direttore sanitario e socio fondatore dell’ambulatorio veterinario lago d’Orta nel quale lavoro. Oltre alla grande passione per questa professione un’altra mi è molto cara e cioè quella di scrittore. I miei libri hanno ottenuto sempre significativi apprezzamenti di critica e i protagonisti delle storie che racconto sono i nostri amici pelosi, le vere star di tanti episodi realmente accaduti durante lo svolgimento della mia professione. Ecco qui di seguito una breve sintesi dei libri che ho pubblicato: Le fiabe per...giocare con il corpo imitando gli animali" edito da Franco Angeli nel 2008 di cui è coautore, "Il camaleonte Argonte" edito da Armando editore nel 2010, "Favolario: le favole del veterinario" Ed. Buk,  "Storie con la coda" edito da Castelvecchi, 2014, collana Ultra, La salute del cane in 4 e 4'otto e La salute del cane in 4 e 4'otto, editi da Gremese Editore, 2014, "Altro che animali!" edito da Castelvecchi Editore, 2015 e Benedetti Animali!  edito da Castelvecchi Editore, 2016, Storie da leccarsi i baffi - Gatti raccontati dal veterinario, edito da Ultra, 2017, Manuale (semiserio) sull'educazione del cane, edito da Rizzoli, 2017, Coccole di gatto. Consigli del veterinario e aforismi sul mondo dei mici, 2019, edito da Ultra; Trilli. Riflessioni di una gatta in degenza, 2020, edito da Ultra.