1) diminuendo il più possibile alimenti contenenti additivi,

2) seguendo, più  in generale, un’alimentazione a basso contenuto di sostanze allergizzanti.

3) Attenzione a noci, bibite alcoliche, cioccolato e alcuni frutti come kiwi, fragole e arance. 

4) Evitare di consumare latte e derivati e uova.

5) Ben vengano le alghe che sostengono l’organismo senza sovraccaricare il fegato.

6) Evitare le solanacee (patate, peperoni, pomodori e melanzane) .

Ma .... vi siete mai chiesti perchè siete diventati allergici? O da quando il vostro bimbo soffre di allergia? Mentre cercate di trovare risposta a queste domande vi suggerisco un paio di cosette:

- le allergie sono collegate a qualcosa che non accettiamo, che ci creano quindi un conflitto interiore, qualcosa che risveglia in noi un ricordo molto profondo;

- nelle allergie periodiche è importante capire cosa è accaduto nel periodo corrispondente all'inizio dell'allergia. Ad esempio se l'allergia si manifesta a giugno , ci sarà qualcosa di ricorrente in quel periodo che crea un conflitto interiore (fine della scuola? ferie estive?);

- nelle allergie non periodiche invece, ma legate ad un elemento preciso (ad esempio pelo di un animale), è importante capire cosa c'è, dell'elemento che scatena l'allergia, che crea il conflitto.

Personalmente, ho iniziato a soffrire di allergie ai pollini (iniziava ad aprile) quando ero già piuttosto grandina...intorno ai 30 anni... ho lavorato molto su questo aspetto, ho capito che il mio conflitto era legato alla rabbia e ad una persona ben precisa... la cosa è durata due tre anni in maniera più intensa poi è andata via via scemando e oggi non so più cos'è l'allergia! Ovviamente non ho eliminato l'elemento scatenante (mi avrebbero accusata di omicidio!!!), ma ho cambiato punto di vista e ho dato mentalmente ed emotivamente un ruolo marginale all'"elemento allergizzante"!

Buona riflessione!

Alla prossima, 
naturalmente!

Martina Bellucci, naturopata