Durante l'adolescenza è spesso difficile dialogare con i propri figli e le "porte in faccia" fanno parte della tempesta, non solo ormonale, fisiologica a quell'età.
Credo allora che parlarsi attraverso la musica possa essere efficace, magari ascoltando su YouTube alcune canzoni che parlano del padre, in occasione della festa di domenica 19 marzo.
Ne ho scovate alcune dove ci sono alcuni passaggi di testo che possono essere significativi.
Andrea Bocelli in "A mio padre" descrive le differenze e le somiglianze:
Caro babbo, inutile discutere, d'accordo non saremo mai,
che cosa c'è di strano in ciò, trent'anni ci separano.
Ti sembrerà incredibile ma più ci penso più m'accorgo che
assomiglio proprio a te. E non sai come vorrei
che la forza non ti abbandonasse mai per averti qui
e non arrendermi mai.
Anche Grazia Di Michele in "Io e mio padre" riconosce quanto assomiglia a suo padre, a ben guardarsi dentro:
Più mi guardo e più somiglio a te in un gesto o lampo di allegria,
in questa smania di scappare via ci incontreremo mai io e mio padre...
Marco Masini in "Caro babbo" con coraggio mette in luce anche le ombre:
eri il mio gigante buono che giocava a nascondino
mi batteva forte il cuore mentre stavo ad aspettare
felice di nascondermi ma anche di farmi trovare
(…) Sei però rimpicciolito i primi anni della scuola,
tornavi tardi a casa e la mamma sempre sola,
mi svegliavo d'improvviso e vi sentivo ancora urlare…
Albano in "Ciao papà" quasi rincuora il babbo facendo le sue veci, ricordandolo nella campagna pugliese:
ma tu di me non ti preoccupare, sono tuo figlio e me la so cavare,
sento che passi ancora tra gli ulivi e nel mio cuore sai che vivi.
E infine Laura Pausini in "Viaggio con te" racconta la solitudine di certe giornate di festa, il padre era assente ma quanto comunque sono riusciti a condividere:
ho imparato il mio coraggio e ho diviso la strada e l'allegria, la tua forza la tua malinconia, ogni istante ogni miraggio...
per le feste tu non c'eri mai, mamma apriva i pacchi insieme a noi, il lavoro ti portava via, la tua solitudine era mia,
cosa non farei per ridarti il tempo perso ormai…
Sono solo degli spunti e forse si tratta di canzoni non più tanto di moda ma potrete trovarne di più azzeccate in base ai gusti dei vostri figli.
Qui ad esempio trovate una selezione anche internazionale, interessante, proposta da una radio.
Nella mia esperienza, nei progetti benessere per le scuole secondarie,la musica ha rappresentato un mezzo molto efficace per dialogare e condividere vissuti ed emozioni.
Credo che anche a casa sia possibile "sfruttare" questo canale universale che tanto ha presa anche sui nostri ragazzi...
Armàti di pazienza ed amore.