Mi è arrivato stamane il comunicato stampa di Nati per Leggere di un nuovo caso di censura sui libri per bambini, perpetrata dalle mamme (sic!) e dal sacerdote locale, invasi dal sacro fuoco integralista secondo il quale la libertà del prossimo tuo non esiste. Trovo queste notizie veramente deprimenti, mi danno l'idea che stiamo correndo, sempre più velocemente e sempre più violentemente, dentro un nuovo MedioEvo.
E penso che le vittime di questo nuovo buio culturale e spirituale, soprattutto spirituale che lascia così tanto spazio ai fanatismi, siano ancora una volta i bambini.
Vi invito a leggere l'articolo ROGHI DI LIBRI PER BAMBINI, ANCORA. AIUTO.
La mente non può non volare al ricordo del film "Il nome della Rosa", troppe analogie in questi comportamenti fanatici attuali richiamano alla mente scene di questo film.
Come Mammeonline esprimiamo tutta la nostra solidarietà alle bibiliotecarie e bibliotecari, operatori educativi e sanitari, volontari che si dedicano a promuovere la lettura per i bambini.
E ora, qui di seguito, trovate il comunicato stampa di Nati per Leggere.
In Provincia di Nuoro un gruppo di genitori e un sacerdote hanno censurato l’utilizzo di alcuni libri per bambini in attività di promozione della lettura.
L’AIB e il programma Nati per Leggere denunciano la gravità di quanto accaduto e difendono con fermezza sia i diritti dei bambini, sia le scelte professionali dei colleghi bibliotecari.
La selezione dei libri per l’infanzia, come quella del programma Nati per Leggere, attivo in Italia da 15 anni, e quella del Progetto In Vitro, sono state realizzate da esperti di letteratura per l’infanzia, che hanno utilizzato il loro bagaglio professionale con particolare attenzione alle caratteristiche di bambini e ragazzi.
Le bibliografie che ne sono derivate sono punti di riferimento per l’intero settore dell’editoria per l’infanzia.
I bibliotecari associati AIB, sia che operino all’interno di gruppi di lavoro per la selezione di libri, sia nel quotidiano esercizio della loro professione, sono tenuti a rispettare i principi contenuti nei Manifesti IFLA/Unesco per le biblioteche pubbliche e per le biblioteche scolastiche, oltre al Codice deontologico dei bibliotecari.
Dai Manifesti sopra citati, tutti i bibliotecari sanno che «i materiali devono riflettere gli orientamenti attuali e l’evoluzione della società (...) [senza] alcuna forma di censura ideologica, politica o religiosa».
Quanto accaduto a Nuoro, come già in passato a Fanano e a Genova, rivela come in alcune parti della società, purtroppo, non si conosce l’importanza della lettura ed il ruolo della letteratura per l’infanzia, mentre i bambini hanno diritto a crescere anche tramite la lettura condivisa nelle famiglie, nelle biblioteche e nelle scuole.
Siamo fermamente a fianco di tutti coloro, bibliotecari, operatori educativi e sanitari, volontari che si impegnano, molto spesso gratuitamente, in un’opera di grande valore sociale. Attaccare la professionalità dei bibliotecari, la funzione primaria delle biblioteche, dei libri e delle attività di promozione della lettura è inaccettabile.
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Buon Natale?
Solo se regalerete e leggerete tanti libri ai vostri bambini. Forse, se sotto gli alberi di Natale si troveranno tanti libri in regalo ai bambini, la fiamma della speranza potrà continuare ad ardere.
Se non sapete che libri regalare, leggete il blog di Angela Articoni, Letteratura per l'infanzia, che da esperta vi saprà guidare nella scelta migliore.
E naturalmente, seguite il sito di Nati per Leggere.