In becco alla cicogna!

Non esiste una Mammaonline, in particolare tra le Cicos dei forum dedicati alla fecondazione assistita, che non conosca l'augurio "In becco alla cicogna!". E oggi questo augurio che ha accompagnato tante donne è diventato il titolo di un libro, libro di un'autrice a noi molto cara: Eleonora Mazzoni.

Dopo "Gli ipocriti", uscito per Chiarelettere a settembre dell'anno scorso, in cui raccontavi la storia di un'adolescente che scopre le bugie, l'indifferenza, il disamore nella sua famiglia perbene e ipercattolica, ritorni al tema della maternità e della procreazione assistita. Perché?

Nel mio romanzo d’esordio "Le difettose", avevo cercato di raccontare un mondo ancora poco esplorato: quello della sterilità e della procreazione assistita, appunto. Un microcosmo apparentemente marginale, di fatto destinato sempre di più a crescere, ricco di storie, sfaccettato e poliedrico, folle e disperato, socialmente e culturalmente trasversale, vitalissimo. Attraverso le vicende di Carla Petri, una donna che atrentanove anni e due mesi ha quasi tutto ma non riesce a fare un figlio, avevo mostrato l’esperienza di chi, grazie alla scienza, prova a mettere rimedio ai difetti della natura. Quella realtà la conoscevo bene. E Carla Petri rappresentava una specie di alter ego che mi serviva a schermare gli eccessi di autobiografismo.

Sono stata per anni “una donna che desiderava un figlio”, nel senso che lo desideravo, continuavo a desiderarlo e basta: il figlio cresceva solo nella mia testa e nel mio cuore, non nella pancia. Anch’io, come la protagonista del romanzo, avevo sperimentato il calvario di svariate fecondazioni artificiali fallite e aborti naturali invece perfettamente riusciti.
Avevo vissuto tutte le immaginazioni di una donna che “aspetta di aspettare”, le speranze, le frustrazioni, i lutti, il gergo dei forum e il senso di solidarietà che vi si respira, la solitudine e l’incomprensione dei “non difettosi”, i pregiudizi, e ogni sfumatura, dico ogni, del volere un figlio.

Comprese ambivalenze e ossessioni. In questi anni a stretto contatto con la Pma, però, ho anche maturato l’esigenza di allargare l’orizzonte, informandomi, leggendo, studiando, per riuscire a traghettare le mie riflessioni esistenzial-personali in uno spazio più strutturato, in grado di accogliere il supporto della storia, della sociologia, della giurisprudenza, capace di contaminarsi con le considerazioni di filosofi, medici, psicanalisti. E' così che è nato In becco alla cicogna!– La procreazione assistita: istruzioni per l’uso.

 

Come hai organizzato questo libro e a chi, secondo te, si rivolge?

C'è una parte iniziale più teorica in cui, partendo dalla storia affascinante della fecondazione artificiale, cerco di individuare tutte le polemiche, le condanne, le critiche, i pregiudizi che nel tempo si sono creati contro questa pratica, e cerco di capirne le ragione. E c'è la seconda sezione più “pratica”, una sorta dipronto soccorso per chi decida di iniziare questo percorso e si senta perso, ingolfato di domande che non sa neppure come formulare e a chi. Non è una guida in senso stretto. Vorrebbe piuttosto assomigliare a uno dei sassolini bianchi di Pollicino e, come quel sassolino, anelerebbe umilmente a diventare traccia di avvicinamento verso tecniche ormai richieste da milioni di persone nel mondo e destinate a far sempre più parte della nostra contemporaneità. Che però possono ancora confondere, provocando smarrimenti.

Ogni capitolo del libro è introdotto o contiene brani delle molte lettere che ho ricevuto dopo la pubblicazione de Le difettose. Alcune sono bellissime. Quasi sempre toccanti e commoventi. Usando nomi di fantasia per le mie lettrici, togliendo o cambiando i riferimenti geografici per rispettare la loroprivacy, ho messo le migliori, oppure quelle che mi davano l’opportunità di riflettere su alcuni punti che trovo importante approfondire. Pur affrontando un argomento così vasto e delicato, ho cercato di essere semplice, chiara, concisa. Mi piacerebbe che fosse un libro accessibile a tutti, anche se è destinato soprattutto a chi si sta avventurando nell’universo della Pma. 
Ma potranno leggerlo anche coloro che quel viaggio non se la sono sentiti di iniziarlo. O quelli che non ne hanno avuto bisogno e che, magari, di fecondazione leggono spesso sui giornali senza capirci granché.

È destinato alle persone che sono ritornate a casa con o senza “bambino in braccio”. Ma potranno leggerlo anche i genitori di quelle persone. E gli amici.
E magari qualche politico o giurista prima di formulare una legge su questa materia complessa. E qualche giornalista o conduttrice prima di parlarne sui giornali e in tv.

 

"In becco alla cicogna!" porta la postfazione di un ginecologo prestigioso non solo in Italia, da noi molto amato, il professor Carlo Flamigni. Deve essere stata per te una soddisfazione.

Lo è stata. Dopo aver letto il libro, il professor Flamigni ha accettato subito di scrivermela, dimostrando disponibilità ed entusiasmo e facendomi dei complimenti così belli che sì, non posso che essere molto soddisfatta!

 

Eleonora Mazzoni

Biografia

Eleonora Mazzoni è scrittrice e attrice. Nel 2012 ha esordito per Einaudi con il romanzo Le difettose, messo in scena da Serena Sinigaglia al Festival della Mente di Sarzana nel 2014 e attualmente in tournée nei teatri di tutta Italia. Come attrice ha lavorato in teatro, in televisione e al cinema, dove debutta con Citto Maselli in Cronache del terzo millennio (Festival di Venezia, 1996). Diretta da Maselli ha recitato anche ne Il compagno (1999). È nel cast, tra gli altri, di Tutta la conoscenza del mondo di Eros Puglielli (Festival di Berlino, 2001), Volevo solo dormirle addosso di Eugenio Cappuccio (Festival di Venezia, 2004) e L’uomo che verrà di Giorgio Diritti (Festival di Roma, 2009 e vincitore del David di Donatello come miglior film, 2010).

 

 

Ritratto di Redazione

Posted by Redazione