#Backtoschool. Si può tornare a scuola senza provare stress?
L’estate è quasi finita, settembre è vicino. Manca poco e dovremo riaccendere i motori; infatti tra qualche settimana saremo tutti a lavoro e i nostri figli a scuola.
Puntualmente ogni anno, però, per molti di noi e soprattutto per i nostri bambini e ragazzi, settembre è sinonimo di stress.
Secondo recenti statistiche 7 studenti su 10 soffrono di ansia per la fine delle vacanze e il temuto rientro a scuola.Solitamente questo timore si manifesta nei bambini con segnali precisi quali: aggressività, irritabilità, mal di testa, insonnia. Ma vi sono anche casi in cui i ragazzi non hanno sintomi evidenti pur avvertendo una forte tensione emotiva.
Ma davvero il rientro dalle vacanze non può essere vissuto diversamente? Possiamo noi genitori aiutare i nostri figli a superare le criticità dei primi mesi di scuola?
Ecco dei piccoli consigli pratici che possano aiutare tutta la famiglia a gestire al meglio il rientro dalle vacanze:
- Ripartire gradualmente: dopo tre mesi di stop, i bambini e i ragazzi hanno bisogno di tornare piano piano ai ritmi invernali, quindi è fondamentale riprendere la routine abituale ristabilendo, già qualche giorno prima dell’inizio della scuola, i soliti orari e uno stile di vita regolare.
- La sveglia: ricominciamo a ripristinare orari fissi per la sveglia e per il momento del sonno in modo che il primo giorno di scuola non sia troppo traumatico per l’intera famiglia.
- L’alimentazione sana ed equilibrata: anche a tavola è molto importante e necessario riportare i nostri ragazzi all’abitudine dei 5 pasti giornalieri, sani e bilanciati, consumati con la dovuta calma lasciando spazio al tempo trascorso in famiglia, ai pasti condivisi in un clima di distensione. Iniziamo a eliminare dalla nostra tavola i dolciumi, le bevande gassate, il junk-food (cibo spazzatura), la caffeina, insomma; tutti gli eccessi che hanno fatto parte del periodo estivo.
- Entusiasmo: è fondamentale trasmettere positività ai nostri figli nelle settimane che precedono la scuola. Valutiamo insieme a loro la bellezza del nuovo anno che inizia, con i nuovi progetti da programmare, i compagni da rivedere e le loro interessanti attività extrascolastiche da riprendere.
Iniziamo a valutare, magari con loro, nuovi sport o attività da scoprire anche insieme, per vivere in modo costruttivo questo anno che stanno per intraprendere.
- Acquisti per la scuola: portiamo i nostri bambini a comprare il materiale che serve per la scuola, coinvolgendoli nelle scelte, facendoli sentire protagonisti nell’acquisto del diario, dei quaderni, della cartella, ma anche magari di una nuova maglietta o di un vestito per il primo giorno di scuola, un po’ per festeggiare l’inizio del nuovo anno accademico alle porte.
Questo rituale aiuterà molto i nostri ragazzi a prepararsi psicologicamente al rientro e a vederlo da una prospettiva diversa e positiva.
- Incontri: prima che inizi il nuovo anno accademico o nel corso delle prime settimane di Settembre favoriamo l’incontro dei nostri figli con i loro amici e compagni di scuola. Così potranno confrontarsi e condividere ansie e paure dei primi giorni, ma anche l’attesa per il nuovo anno che sta per iniziare.
- Parlare: in questo momento di eventuale malessere dei nostri figli cerchiamo il dialogo; concentriamoci sull’analisi delle loro emozioni per aiutarli a relativizzare, a ridimensionare quello che provano, raccontandogli anche quella che è stata la nostra esperienza scolastica, le nostre paure, con aneddoti su professori, compagni, maestre ecc.
Queste rivelazioni sul nostro passato permetteranno loro di sentirsi compresi; capiranno che è normale vivere il rientro a scuola con delle ansie e delle aspettative non sempre positive e che questi sentimenti possono provarli tutti.
- Aria aperta: approfittiamo del mese di Settembre per non perdere la buona abitudine acquisita in estate del trascorrere più tempo all’aperto, magari portando i nostri figli per più ore al parco o facendo gite fuori porta.
- Week-end e mini vacanze: approfittiamo del fatto che i ritmi scolastici di Settembre e Ottobre ancora non sono a pieno regime per organizzare week-end distensivi o mini vacanze in famiglia, così da prolungare il relax estivo e regalare benessere ai nostri figli.
E SE L’ANSIA DA RIENTRO A SCUOLA NON PASSA, COSA FARE?
A volte può capitare che il disagio delle prime settimane di scuola non si dissolva, ma piuttosto peggiori. Con il passare dei mesi allora come possiamo noi genitori aiutare i nostri figli a superare le ansie scolastiche che aumentano?
Ecco alcuni suggerimenti pratici per fronteggiare la situazione:
- Aspettative: prima di tutto occorre fare un piccolo esame di coscienza.
Infatti dai recenti studi in merito all’ansia scolastica dei ragazzi è emerso che il più delle volte le preoccupazioni dei nostri bambini, riguardo al rendimento a scuola, alle interrogazioni e ai compiti, sono dovute al messaggio che noi genitori diamo loro sin da piccoli.
Inconsapevolmente, facciamo percepire ai nostri figli che saranno amabili ai nostri occhi e degni di affettuose attenzioni, solo se saranno studenti modello e da qui sorgerebbe in loro il desiderio di farci felici a tutti i costi.
Ecco perché, se i nostri ragazzi non riescono ad aderire al modello dello studente eccellente da noi proposto, in loro subentrano forti ansie e frustrazioni.
Proprio per questo motivo dovremmo interessarci non ai voti ma alle loro emozioni, aiutarli e sostenerli, senza aspettarci risultati o prestazioni, perché non sono titoli di borsa che devono fruttare, ma persone, che hanno diritto di crescere e anche di sbagliare.
- Sempre le stesse domande: se ci accorgiamo di chiedere ogni volta ai nostri figli alla fine di un giorno di scuola: “Che voto avete preso?”
“Come è andata l’interrogazione? E il compito in classe?”
Allora vuol dire che stiamo sbagliando qualcosa, perché stiamo trasmettendo questo messaggio forte e chiaro: “Mi interessa solo del vostro rendimento scolastico”.
È arrivato il momento di spostare l’attenzione dal profitto scolastico dei nostri ragazzi alle loro emozioni ed eventuali tensioni che provano; quindi chiediamo ai nostri figli: “Come siete stati oggi a scuola?” E raccontiamo anche la nostra giornata e le nostre sensazioni.
Insomma, iniziamo una piacevole conversazione invece che tempestarli di domande inquisitorie, non devono sentirsi sotto interrogatorio ma accolti da noi.
- Atteggiamento persecutorio: evitiamo di controllare con insistenza il registro elettronico, il diario, di chiedere che compiti hanno da svolgere a casa i nostri figli. Non cerchiamo di organizzare il loro lavoro o peggio, di fare gli esercizi assegnati dagli insegnanti per sostituirli. Diamo loro la possibilità di essere autonomi, al massimo supervisionando il lavoro finale. Se sono pigri diamo un premio per i compiti svolti, ad esempio portandoli a praticare lo sport preferito o preparando loro una merenda speciale o scegliendo un’attività da svolgere insieme. Insomma: diamo loro fiducia e cresceranno meglio.
- Niente rimproveri davanti ai fallimenti: se i nostri figli sbagliano degli esercizi di matematica o vanno male ad un’interrogazione importante e li vediamo tornare a casa amareggiati o arrabbiati non perdiamoci in rimproveri e sgridate ma rassicuriamoli, spiegando loro che la prossima volta andrà meglio. Aiutiamoli a ridimensionare l’accaduto e anche a capire che la scuola è una palestra di vita, con i suoi alti e i suoi bassi, che nessuno è infallibile o perfetto, e a questo proposito raccontiamogli con sincerità dei nostri fallimenti scolastici: sarà divertente riderci su insieme.
- Comprensione: è molto importante mettersi nei panni dei nostri figli, chiedergli come si sentono, dirgli apertamente che li capiamo, che gli siamo vicini, che su di noi possono sempre contare qualsiasi cosa accada: la nostra vicinanza è essenziale e va manifestata, soprattutto quando sono in difficoltà.
- Piccoli trucchi: mostriamo ai nostri bambini i piccoli trucchi che conosciamo per smontare l’ansia, anche quotidiana. Quindi insegniamo loro mirati esercizi di respirazione e rilassamento, la meditazione, lo yoga e passiamo il messaggio che l’ansia si può gestire e dominare se abbiamo un atteggiamento costruttivo e positivo.Se sapranno usare al meglio le loro risorse interiori, ogni problema sarà più semplice da risolvere.
- Se l’ansia non migliora: non dobbiamo esitare e affrontare tempestivamente la questione: con gli insegnanti dei nostri figli e con uno psicologo se necessario.
È sempre importante farsi aiutare dagli esperti quando ancora il problema è risolvibile e non è diventato una patologia che potrebbe condizionare poi pesantemente la vita dei nostri ragazzi.
Non dimentichiamoci infine di utilizzare le risorse forse più importanti da mettere in campo, perché il rientro a scuola non si trasformi in un evento catastrofico. Queste componenti saranno essenziali anche per affrontare l’intero anno scolastico: si tratta dell’amore e della pazienza, che sono sempre un mix di ingredienti invincibile per superare ogni problema, presente o futuro dei nostri figli. Allora è il caso di dire:
Buona scuola a tutti!
Ilaria Sacchetti